Estratto dell’intervista realizzata con Hamid Bentahar a bordo dell’Al Bouraq.
Lo Stato ha fissato un livello molto alto con finanziamenti di oltre 6 miliardi di dirham all’anno per stimolare gli investimenti privati. La leva ha funzionato? L’attrazione degli investitori è palpabile?
Bisogna riconoscere che non abbiamo mai avuto un sistema di investimenti così trasversale e attrattivo attraverso le misure di sostegno della nuova Carta degli Investimenti, le formule proposte dal Fondo Mohammed VI o anche l’incentivazione a vantaggio delle PMI turistiche.
Un programma come Go Siyaha, ad esempio, è molto importante: aiuta a stimolare l’offerta di intrattenimento, considerata un punto debole dell’offerta turistica marocchina. Oggi abbiamo un sistema che offre finanziamenti al 30% per investimenti in progetti ricettivi accompagnati da un’offerta di intrattenimento, al 35% per l’offerta di intrattenimento, al 40% per la sostenibilità e per l’efficienza energetica, fino al 90% per progetti di digitalizzazione per tutte le imprese turistiche. Queste nuove misure messe in atto permetteranno senza dubbio di attrarre investimenti privati.
Vediamo anche l’attrazione degli operatori internazionali per il Marocco. Resta tuttavia necessario snellire i processi amministrativi e migliorare il clima imprenditoriale per sostenere meglio gli investitori, dando loro al tempo stesso la massima visibilità sulle opportunità. Disponiamo di una finestra temporale eccezionale e dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per sfruttare lo slancio marocchino ed essere reattivi. Perché in tutto il mondo si registra un rinnovato interesse da parte degli investitori per il settore alberghiero, mentre fino a qualche anno fa interessava solo il settore immobiliare o i centri direzionali. Il turismo era nel caso in cui rimanessero un po’ di soldi….
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