Gli abitanti di Tangeri e Tetouan stanno registrando un forte aumento del prezzo della carne, un chilo della quale ha raggiunto in pochi giorni i 300 dirham. Questa situazione, amplificata dalla mancanza di un efficace controllo dei prezzi, ha suscitato indignazione sui social network. Anche se il governo ha fornito sussidi, i prezzi alto dei sacrifici dell’Eid HAl-Adha accentuare la pressione finanziaria sulle famiglie più vulnerabili.
I cittadini di Tangeri e Tetouan hanno denunciato l’impennata dei prezzi della carne rossa, che in due giorni ha superato i 300 dirham al chilogrammo. Di fronte a questa situazione, hanno espresso la loro insoddisfazione, soprattutto sui social network, sottolineando la mancanza di regolamentazione e di sanzioni adeguate. I cittadini hanno criticato l’assenza di comitati di controllo dei prezzi, solitamente nominati dai governatori e dalle autorità locali, per monitorare tali abusi.
Secondo quanto riportato dai media, i macellai di queste città non solo hanno aumentato i prezzi della carne rossa, ma hanno anche aumentato a dismisura il prezzo della pancetta di montone, portandolo a 600 dirham, mentre il suo prezzo abituale non supera i 60 dirham. Questo aumento spettacolare ha suscitato una forte indignazione tra i consumatori.
È anche importante notare che quest’anno i prezzi degli animali destinati al sacrificio dell’Eid Al-Adha hanno raggiunto livelli vertiginosi. Questa situazione persiste nonostante i consistenti sussidi concessi dal Ministero dell’Agricoltura agli importatori, stimati in miliardi di dirham provenienti da fondi pubblici. Purtroppo, queste misure non hanno portato benefici alle famiglie più vulnerabili, che continuano a subire le ripercussioni di questa inflazione galoppante senza un sostegno adeguato.