Par
Carlo Dos Santos
Pubblicato il
14 novembre 2024 alle 17:46
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Ben noto a tutti Gardois, il liceo pubblico Jean-Baptiste Dumas di Alès (Gard) è oggi al centro di una vivace controversia. In una recente lettera anonima, gli insegnanti disegnano il campanello d'allarme e riferire atti di violenza sempre più frequente.
Il rappresentante del rettorato assicura che “la situazione è sotto controllo” e che “vengono adottate misure correttive quando necessario”.
Mancanza di supporto
Il personale didattico del liceo ha recentemente allertato il rettore sulla situazione all'interno di questo istituto scolastico. Gli insegnanti deplorano in particolare “a crudele mancanza di ascolto e sostegno dalla loro gerarchia”, in una lunga lettera anonima inviata al Mezzogiorno libero diversi giorni fa, che abbiamo potuto consultare.
L'autore della missiva precisa che preferisce “esprimersi in modo anonimo, perché non lo è non è più possibile esprimersi pubblicamente nel nostro liceo.
Gli insegnanti stilano un elenco di “ recenti attacchi » impegnati nelle scuole superiori e durante alcune lezioni sportive.
Ricordano alla direzione che lunedì 13 maggio uno studente del Gard, è invecchiato 19 anni e uno studente di una classe BTS in un istituto pubblico è stato condannato a sei mesi di carcere per atti di “provocazione al terrorismo”.
Sollecitato da diversi media regionali, preferisce il preside dello stabilimento Gard tacere e ricorda che “non risponde mai ad una lettera anonima”.
Iniziare
La risposta è arrivata dall'Ispezione dell'Accademia Gard.
Su richiesta di -, Christophe Mauny, direttore accademico dei Servizi Educativi Nazionali del Gard (Dasen), vuole “mettere le cose nel contesto dopo questa lettera anonima”.
“In questo istituzione emblematica del territorio alesiano, abbiamo una gestione con persone competenti. Il preside ci informa dei principali eventi che accadono lì. Le cose sono ben curate dal personale in servizio”, precisa subito il capo dipartimento dell’Educazione Nazionale.
Numerosi consigli disciplinari
“Stiamo più che mai sostenendo la squadra in campo”, assicura il Gard Dasen che precisa che “ogni fatto segnalato all'Ispettorato viene preso e analizzato con vigilanza”.
La vita quotidiana nell'immenso stabilimento del Gard (più di 2.200 studenti ad oggi, nota dell'editore) non sembra, tuttavia, un fiume lungo e tranquillo. Negli ultimi mesi vi si sono verificati numerosi eventi importanti.
“Siamo qui per educare prima di punire ma quando è necessario agire le decisioni si prendono. La gestione in loco non lo è chiaramente non lassista», afferma la rappresentante del rettore, Sophie Béjean, in tutto il Gard.
Volendo ribadire il suo punto con cifre precise, il dirigente conclude il suo intervento ricordando che “nel corso dell'anno scolastico 2023/2024, tredici furono organizzati consigli disciplinari con l'adozione di decisioni severe.Altri quattrohanno già avuto luogo a partire da settembre 2024, a partire dall’inizio dell’anno 2024/2025”.
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