L'Associazione dei sindaci rurali del Gard si oppone fermamente alla legge finanziaria 2025, che considera una minaccia per i piccoli comuni. Sostenendo un collettivo di dieci municipi che chiuderanno simbolicamente i battenti dal 19 al 21 novembre, AMR 30 chiede che questa mobilitazione si estenda in segno di protesta.
Mentre la legge finanziaria 2025 (PLF) prosegue il suo percorso legislativo, l'Associazione dei sindaci rurali del Gard (AMR 30) e il suo presidente, Sylvain André, hanno espresso la loro “rabbia” nei confronti di un progetto che ritengono “distruttivo per i nostri servizi pubblici locali”. Lo afferma l’AMR 30 in un comunicato stampa “Il bastonamento delle nostre comunità che sembra servire da direzione generale è inaccettabile”sottolineando che i Comuni, già soggetti all'art “spazio di manovra molto limitato”lottano per finanziare i bisogni dei loro abitanti e dei loro territori.
L'associazione denuncia in particolare il taglio di “5 miliardi di euro di contributi agli enti locali nel 2025” prevista dal governo, una riduzione che colpirebbe duramente i piccoli comuni. Tra le altre misure considerate problematiche, cita AMR 30 “la nuova riduzione della cassa compensazione IVA dal 16,4% al 14,85% a partire dal 1° gennaio 2025” et “l’aumento dei contributi dei datori di lavoro pubblici al Fondo pensionistico nazionale per i dipendenti degli enti locali (CNRACL)”. Inoltre, la riduzione di « fondo trans […] di 1,5 miliardi di euro» appare come un freno mentre“è urgente investire nella transizione ecologica”.
Municipi chiusi per tre giorni, accoglienza limitata alle emergenze
Per dimostrare la loro opposizione, dieci comuni delle Hautes Cévennes hanno preso l'iniziativa di chiudere i loro municipi dal 19 al 21 novembre, in occasione della 106esima Fiera dei sindaci e degli enti locali. AMR 30 esprime il proprio sostegno a questa azione, chiamando “tutti i comuni membri chiudano i propri municipi dal 19 al 21 novembre 2024”. Precisa che, in questo periodo, “Non sarà quindi garantita l’accoglienza del pubblico (salvo casi di estrema emergenza)”. Infine, nel suo comunicato stampa, il presidente dell'associazione mette in guardia dal “sentimento di scoraggiamento” in crescita tra i sindaci, con una media di “40 dimissioni al mese”. Secondo AMR 30, questo fenomeno costituisce “un pericolo concreto per la democrazia locale e la coesione della Repubblica”mentre le elezioni comunali sono previste tra meno di 18 mesi.