Bilancio 2025: i sindaci della Charente-Maritime manifestano a La Rochelle contro una cura di austerità imposta

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I sindaci della Charente-Maritime lo sanno: rischiano di avere difficoltà finanziarie da gestire il prossimo anno. Lo annuncia il bilancio dello Stato 2025, attualmente in discussione tra Senato e Assemblea nazionale. Sappiamo che il governo di Michel Barnier impone una seria cura di austerità. Comporterà una riduzione degli stanziamenti agli enti locali, già privati ​​della tassa sulla casa abolita da Emmanuel Macron. Le conseguenze per le loro comunità sono significative. Così manifestano, questo giovedì a mezzogiorno, davanti alla prefettura di La Rochelle.

I sindaci dovranno abbandonare alcuni dei loro progetti

I sindaci hanno l’obbligo di presentare un bilancio in pareggio: tanto le spese quanto le entrate. A Rochefort, il sindaco LR Hervé Blanché ritiene che lo Stato taglierà i suoi stanziamenti minimo 600.000 euro. “È importante, 600.000 euro, sospira. Perché dovremo trovare soldi altrove. Non voglio aumentare la tassa sulla proprietà. Stiamo esaminando attentamente pensionamenti e assunzioni. Ma abbiamo bisogno di personale per portare avanti i progetti! Allora faremo un arbitrato: quale progetto ha la priorità sull'altro?”

Con la sua squadra trascorrerà le prossime settimane per esaminare i dettagli delle spese dalla città di Rochefort. “Se dovrò scegliere tra dare fondi per lo sviluppo delle imprese o aggiungere piste per correre, lo farò velocemente: aiuterò le imprese, spiega Hervé Blanché. Tra piste ciclabili e mensa scolastica manterremo gli aiuti per pagare la mensa dei bambini.”

Il municipio di La Rochelle ha affisso uno striscione sui suoi muri per avvisare i passanti dei rischi di una diminuzione delle loro assegnazioni. ©Radio Francia
Melanie Domange

“Questo bilancio spaventa tutti i sindaci, afferma Jacky Quesson, presidente dell'Associazione dei sindaci francesi della Charente-Maritime e sindaco di Saint-Genis-de-Saitonge, dove vivono 1.300 persone. Ma spaventa soprattutto i sindaci dei piccoli centri”. Già poche centinaia di euro possono avere conseguenze importanti nelle zone rurali. Secondo lui, lo spazio di manovra è molto ridotto per i sindaci: “Non si tratta di aumentare le tasse. Se aumentiamo l’imposta sulla proprietà, verremo tagliati fuori perché abbiamo a che fare con cittadini che hanno mezzi molto limitati”. In queste comunità rurali sono già stati esplorati modi per risparmiare denaro. “Abbiamo già stretto i bulloni ovunqueassicura. Con questi annunci temo il bilancio 2025″. E il rischio, secondo Jacky Quesson, è che in un anno e mezzo pochi sindaci rurali intendano rinnovare il proprio mandato.

Jacky Quesson è l'organizzatore della manifestazione prevista per questo giovedì mezzogiorno davanti alla prefettura. Invita i sindaci di tutto il dipartimento a venire con la sua sciarpa blu, bianca e rossa. Ricorda che gli enti locali rappresentano solo l’8% del deficit franceseMentretrasportano il 60% degli investimenti pubblici.

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