Questi uomini, Inès Chatin, una donna di 50 anni, li accusa di aver commesso crimini sessuali contro bambini, compresi lei e suo fratello (conferma la sua testimonianza). Racconta a “Libération” come il padre adottivo Jean-François Lemaire l’abbia abbandonata quando aveva 4 anni, e fino all’età di 13 anni, ai “giochi”, ai maltrattamenti e agli abusi di quelli che il giornale chiama “gli uomini di rue du Bac”, la casa dei Lemaire.
Traffico di bambini?
Inès Chatin ha aspettato la morte dei suoi genitori adottivi per parlare, fornendo numerosi documenti rinvenuti nell’appartamento di famiglia. Lo scorso autunno, “ha chiesto un’audizione alla Procura di Parigi, per denunciare una litania di abusi sessuali subiti durante la sua infanzia”. La quale, malgrado la prescrizione, la Procura di Parigi ha aperto il 23 ottobre un’indagine preliminare che potrebbe consentire all’Ufficio per i Minorenni di cercare altre vittime.
La cinquantenne mette in dubbio anche le circostanze della sua adozione, che presentano numerose irregolarità, al punto da “suggerire una tratta di bambini organizzata all’interno dell’associazione La Famille adoptive française (FAF)”. Dalla sua nascita nel 1973 a Montpellier fino al suo arrivo da Jean-François Lemaire, Inès Chatin sottolinea molte “stranezze”.
Attraversato Bordeaux e Charente-Maritime
In particolare il fatto che sua madre biologica, minorenne, l’abbia trasportata lei stessa a Bordeaux. «Per darle a chi, in quale contesto», chiede «Libération», che rileva che negli archivi della FAF, la bambina «è passata temporaneamente da Maison-Blanche, un asilo nido dell’associazione, situato a Bourcefrancle-Chapus, in Charente Marittima”. Fu ritrovato un buono di trasporto datato 14 novembre 1973 che autorizzava lo spostamento da parte di volontari, ma la bambina era stata affidata ai Lemaire sette mesi prima.
