La Presse a Bordeaux | Grégoire Swiderski, il futuro portiere canadese?

-

(Bordeaux, Francia) “Dobbiamo essere molto aggressivi con il nostro concetto di sviluppo giovanile [chez Canada Soccer] e dal tipo di possibilità che offriamo loro”, ci sottolinea Jesse Marsch.


Pubblicato alle 00:51

Aggiornato alle 11:00

L’allenatore del Canada siede di fronte La stampa nella hall dell’hotel di Bordeaux dove il Canada soggiornava per la partita contro la Francia lo scorso fine settimana. Ha così risposto a una delle nostre domande sul giovane portiere Grégoire Swiderski, che ha invitato al suo primo ritiro come portiere d’allenamento.

“Dobbiamo accelerare questi sviluppi per creare un pool di giocatori più ampio e un pool di giocatori che abbiano il potenziale per raggiungere il livello più alto”, aggiunge. Quindi mi vedrete dare opportunità a sempre più giovani. E dare loro delle responsabilità reali. Questo è ciò che è importante per il Paese e per la nostra Nazionale. »

Non sarà Swiderski, 18 anni, a lamentarsene. Incontrato pochi minuti prima di marzo in quest’altro sabato pomeriggio soleggiato a Bordeaux, il franco-canadese ha visto questo ricordo come “un immenso motivo di orgoglio”.

“Era la continuazione di quello che avevo fatto con gli U20”, ha detto. Avevo fatto una buona prestazione, ero molto contento di me stesso, il feedback degli allenatori è stato positivo. »

Tra gli Under 20 ha incontrato Mauro Biello, rivisto la settimana scorsa. Biello è ancora una volta vice allenatore, ma in precedenza ha ricoperto anche il ruolo di allenatore dell’Under 20.

“Ha un grande potenziale”, conferma Biello, soppesando le sue parole.

Abbastanza per diventare il portiere del futuro del Canada?

“Guarda, ha tutto per realizzarlo. Ora dipenderà da lui. »

FOTO JULIO CORTEZ, ARCHIVIO STAMPA ASSOCIATO

Mauro Biello durante la CONCACAF Nations League dello scorso marzo

Biello ricorda che Swiderski sarà presente al ritiro di giugno in preparazione al Campionato CONCACAF U20 di luglio.

“Se inizia a dimostrare le sue qualità, e anche a livello di club, se inizia a sfondare e a giocare un po’ di più, sì, ha questo potenziale per giocare un giorno con la prima squadra. »

Due culture

Non è un caso che Swiderski sia stato richiamato per questo ritiro con la nazionale maggiore canadese: è un giocatore allenato al club dei Girondins de Bordeaux da quando aveva 12 anni, ed è originario di questa regione del sud-ovest della Francia.

“Vivo in Francia”, spiega La stampa. Mia madre è francese e mio padre è canadese. Viene da Ottawa. Ho la doppia nazionalità. Ho trascorso la mia giovinezza viaggiando tra la Francia e il Canada, quindi sono immerso in entrambe le culture. »

Con il suo club, da due anni si allena con la prima squadra – la seconda divisione francese – ma qualche volta gioca le sue partite con le riserve (5e division), a volte con gli U19, che giocano tra i due livelli.

FOTO TRATTATA DAL SITO GIRONDINS DE BORDEAUX

Grégoire Swiderski si allena al club Girondins de Bordeaux da quando aveva 12 anni.

E’ questo il momento giusto per sottolineare che in questo momento non tutto sta andando bene per i Girondins de Bordeaux. Questo storico club francese ha subito la retrocessione sportiva in seconda divisione nel 2021, per poi essere quasi retrocesso in terza divisione a causa di problemi finanziari poche settimane dopo. È riuscito a malapena a scappare.

Il nuovo proprietario, Gérard Lopez, che acquistò la squadra quell’estate, nel giugno 2024 faticava a trovare i fondi necessari per dimostrare di essere solvibile davanti alla Direzione nazionale del controllo di gestione (DNCG). Bisognava colmare un buco da 35 a 40 milioni di euro. Ancora una volta la retrocessione era in gioco.

Fino al quotidiano Sud-ovest ha rivelato l’11 giugno che Lopez aveva trovato un partner americano che l’aiutava a sostenere gli esami DNCG alla fine di questo mese. E quindi, teoricamente, restare in Ligue 2.

Questa è sicuramente una notizia rassicurante per tutte le parti coinvolte, soprattutto per Swiderski.

“Siamo rimasti tutti colpiti”

Il giovane portiere aveva terminato la sua tournée con il Canada quando il gruppo si è trasferito al Bordeaux – Marsch ha detto che voleva dargli una pausa prima di unirsi agli U20. Non preoccupatevi, domenica sera ha comunque potuto vedere la partita dei Blues contro il Maple Leaf. Da che parte pendeva il suo cuore?

“Sono rosso! », conferma sorridendo. “Mi danno fiducia, è un piacere giocare per il Canada. Quindi non c’è nessun problema. »

Assicura inoltre che l’esperienza è stata arricchente.

Quando arrivi, sei un po’ timido. Non sai se dovresti andare a trovarli, parlare. Oppure resta un po’ nel tuo angolo. Ma una volta scesi in campo tutti parlano la stessa lingua: il calcio. Se giochi bene, se vai d’accordo con i tuoi compagni di squadra, il rapporto avviene in modo naturale.

Gregoire Swiderski

Swiderski ha parlato anche con l’altro francofono dei portieri: Maxime Crépeau.

“Max, è un bravo ragazzo. Mi ha dato molti consigli. Non ci sono tabù tra di noi. Parliamo di vita, di calcio, il rapporto è molto positivo, sano. »

FOTO STÉPHANE MAHÉ, ARCHIVIO REUTERS

Jesse Marsch durante la partita amichevole Canada-Francia, il 9 giugno

Più tardi, lo stesso giorno, un giornalista francese ha chiesto a Jesse Marsch della presenza di Swiderski.

“Siamo rimasti tutti impressionati da lui”, risponde l’allenatore. Quando la squadra ha salutato […], avevamo tutti l’impressione che lo avremmo rivisto presto. »

-

PREV SENEGAL – SANITÀ – COMUNITÀ / Fissata una giornata: il prefetto di Podor magnifica l’impegno comunitario – Agenzia di stampa senegalese
NEXT La Grosse Journe Recycleries (ex sito di segheria) Moustey