un minore rapito violentemente dopo essere caduto in un'imboscata e vittima di un tentato stupro

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Questa domenica, a Boulogne-Billancourt, un minore di 15 anni è caduto in un'imboscata dopo aver chiacchierato con una finta giovane su Snapchat. L'adolescente è stato violentemente aggredito in una stanza da diverse persone. La vittima ha riportato diverse fratture e tagli.

Un nuovo atto di violenza giovanile. Un minore di 15 anni è stato violentemente aggredito questa domenica a Boulogne-Billancourt, nell'Hauts-de-Seine, ha appreso la CNEWS da una fonte della polizia. Secondo le sue dichiarazioni, l'adolescente è caduto in un'imboscata dopo aver chiacchierato su Snapchat con una finta giovane donna. Giunta alla stazione di Porte de Saint-Cloud, la vittima è stata portata con la forza da due individui nella località di Pont de Sèvre.

Circondato da diverse persone, il minore viene poi messo in una stanza prima di essere spogliato e aggredito. Sul posto, l'adolescente è stato preso a pugni e gli sono stati tagliati i capelli. Secondo le prime informazioni, gli aggressori avrebbero addirittura costretto la vittima a bere urina e avrebbero tentato di violentarla con un bastone. Secondo la fonte della polizia la scena, di rara violenza, è stata filmata.

Agguati organizzati sui social network

Ma allora, qual è l’origine di questa aggressione? Gli indagati, infatti, hanno preso di mira il minore per chiedergli il rimborso di un cellulare rubato pochi giorni prima a un giovane nell'abitazione dove anche lui abita. L'adolescente ha ricevuto minacce di morte e gli aggressori gli hanno detto di lavorare per spacciatori locali per ripagare 4.000 euro.

Durante l'aggressione, al minorenne di 15 anni sono stati rubati il ​​telefono e le scarpe prima di essere rilasciato. Trasferito in ospedale, la vittima ha riportato diverse fratture, tra cui il naso e un dente rotto, oltre a tagli. Sempre secondo i primi elementi dell'indagine, i due individui che hanno teso l'agguato avrebbero 17 anni.

Non è la prima volta che i giovani cadono in agguati dopo aver interagito sui social network. Lo scorso aprile Philippe, 22 anni, è stato ucciso da due adolescenti di 13 e 14 anni. I due individui avevano deciso di incontrarlo fingendosi una giovane ragazza conosciuta su coco.fr. Di fronte a ciò, dovremmo limitare l’accesso ai social network ai minori?

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