Alcune raccomandazioni e precauzioni vengono richiamate dall'Ufficio nazionale foreste (ONF).
È arrivato l'autunno e la raccolta dei funghi, da soli o in famiglia, è ripresa e valgono poche regole. Di tutte le forme e colori, i funghi affascinano con la loro diversità. Giustamente temiamo quelli velenosi, mentre quelli commestibili deliziano il palato. Ecco alcune semplici regole da seguire per contribuire alla sicurezza di tutti e al mantenimento della biodiversità essenziale nelle aree forestali.
Prelievi ragionevoli
La raccolta dei funghi deve essere soggetta alla preventiva autorizzazione del proprietario (articolo 547 del Codice Civile). Nelle foreste nazionali è tollerato, ma deve essere effettuato nell'ambito del consumo familiare e i campioni devono rimanere ragionevoli e non superare i 5 litri per persona e i 2 litri per il padiglione auricolare o il fungo ostrica.
Oltre i 5 litri (equivalenti ad un cestino di circa 5 kg), la raccolta diventa fraudolenta. Possono aver luogo controlli che possono comportare sanzioni pesanti: tra 5 e 10 litri, il campione è punibile con una multa di 135 euro (articolo R163-5 del Codice forestale) e oltre i 10 litri, si tratta di un reato punibile con 3 anni di reclusione e 45.000 euro di multa (articoli 311-3 del Codice penale e L 163-11 del Codice forestale).
Alcuni consigli dai forestali naturali
Informa i tuoi cari della tua destinazione; informati sul luogo del ritiro e assicurati di avere l'autorizzazione per il ritiro. È vietata la raccolta degli appezzamenti di piantine giovani o in fase di rinnovamento, poiché il calpestio schiaccia i giovani germogli.
Munitevi di un cestino, i funghi sono fragili e potrebbero rovinarsi e schiacciarsi se trasportati in un sacchetto di plastica; sistemare il cesto alla luce e controllarne il raccolto; lasciare i funghi non commestibili dove sono, senza danneggiarli; raccogliere funghi di taglia adulta e in buone condizioni; lasciare sul posto quelli piccoli così come quelli vecchi o rovinati o che hanno sofferto il gelo; separare le specie conosciute da quelle sconosciute ed è meglio evitare di raccogliere funghi che non si conoscono.
Contrariamente alla credenza popolare, bisogna estrarre il fungo intero e non tagliarlo. Il gambo del fungo contiene informazioni importanti (feltro micellare, forma della base del gambo, pezzetti di legno, colore, ecc.) che ne permettono l'identificazione. Rispettare l'humus, lo strato di terra in superficie, profondo circa 10 centimetri, fondamentale per la vita del fungo. Non eliminate i grossi cespi prelevando un fungo e non rivoltate la terra attorno ad essi.
Attenzione alle candidature online
Optare per abiti vistosi e non entrare nelle aree di disboscamento o di caccia. Parcheggiare negli appositi spazi e rispettare la segnaletica presente sul sito; non bloccare le corsie riservate agli interventi di emergenza, né le corsie dedicate al lavoro dei forestali e non parcheggiare davanti alle transenne.
Non fidatevi delle applicazioni del telefono per identificare i funghi (sono sbagliate nella metà dei casi!). Per sapere se un fungo è commestibile o meno, bisogna chiedere il parere di uno specialista, farmacista o micologo, per identificarlo.