NIEVRE: “Michel Barnier ha deciso di spennarci e ci ritroviamo nudi!”, avverte Fabien Bazin

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Il presidente del consiglio dipartimentale della Nièvre, per denunciare un calo di 12 milioni di euro negli stanziamenti statali, ha riunito giovedì a Poil gli eletti del Nièvre… Nonostante il freddo e la neve, gli eletti si sono simbolicamente gettati in alto, per mettersi a nudo!

e69934b527.jpgLa città di Poil, tra Etang sur Arroux nella Saône et Loire e Luzy nella Nièvre, nel Sud del Morvan, è già apparsa più volte sullo schermo. Con Pierre Bonte, che nel Petit Rapporteur, è venuto a chiedere ai residenti se vivevamo bene) Poil… E poi più recentemente con un video di Rémi Gaillard che ha fatto il giro del mondo.
Questo giovedì pomeriggio, Fabien Bazin, presidente del consiglio dipartimentale della Nièvre, ha voluto sferrare un colpo e inviare un segnale forte al primo ministro Michel Barnier e al suo governo Michel Barnier.
“Il Governo ha deciso di spennarci e ci ritroviamo nudi!” affrontare Fabien Bazin. Lui, che una quindicina di anni fa lanciò l’idea di uno “scudo rurale”, non si perde la pazienza.

Gli eletti del dipartimento più rurale della Borgogna non accettano la riduzione di 12 milioni di euro che Michel Barnier ha deciso di imporre loro. Escludendo le spese obbligatorie, come gli stipendi e la spesa sociale, sottolineano che “il dissanguamento” rappresenta un quinto della dotazione di 60 milioni che resta loro.
Basta. Non hanno parole abbastanza dure per denunciare questa riduzione pratica della loro dotazione. “Dovremo ridurre il sostegno alle università, ai disabili, ai vigili del fuoco. È difficile da sopportare”, esclama Fabien Bazin.
“Lo è ancor meno dal momento che abbiamo già dovuto stringere la cinghia con l’inflazione e la crisi energetica. 10 milioni in due anni. No, ci stanno davvero mettendo a nudo”, afferma.
“Sono disposto ad ammettere uno sforzo di 6 milioni, ma di 12 milioni”. E ribattere: “Per noi è doppia punizione. Stiamo già mobilitando 2 milioni all’anno per pagare i medici. Mentre la salute non è una nostra responsabilità… Ma siamo obbligati a farlo. Perché non abbiamo altra scelta se vogliamo che le nostre popolazioni rurali e i nostri anziani siano in grado di prendersi cura di se stessi. Stiamo facendo sforzi al posto dello Stato e ora ci chiedono l’impossibile!”
Nudo, a torso nudo, il 21 novembre, il giorno di una grande offensiva invernale con neve e temperatura appena sopra lo zero… Bisognava essere audaci e coraggiosi. Ma Fabien Bazin e gli eletti della Nièvre hanno voluto allertare. Anche la televisione arrivò a Poil.

Alain BOLLERY
(Foto Alain BOLLERY)

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