Il teologo tedesco Sebastian Knapp ritiene che la Chiesa dovrebbe sviluppare il suo sostegno pastorale alle persone in lutto per la morte di un animale domestico.
Le sepolture di animali sono di gran moda. Quale comportamento dovrebbe adottare la Chiesa di fronte a questa constatazione? Per Sebastian Knapp, dell’Istituto di zoologia teologica dell’Università di Münster, la Chiesa si assume troppo poco la propria responsabilità nei confronti di queste persone in lutto.
Le sepolture di animali esistevano già nell’antico Egitto e i capi clan nel Medioevo portavano con sé i loro cavalli nelle tombe, ha ricordato sul portale multimediale cattolico dell’arcivescovado di Colonia domradio.de. Oggi le sepolture di animali sono di nuovo molto popolari. Sarebbe quindi positivo se la Chiesa si rivolgesse maggiormente alle persone interessate.
160 cimiteri di animali in Germania
Secondo l’Associazione federale delle onoranze funebri tedesche, in Germania esistono circa 160 cimiteri di animali, nei quali ogni anno vengono sepolti circa 10.000 animali domestici. Inoltre sono stati avviati i primi progetti pilota di sepoltura uomo-animale (l’animale domestico e il suo proprietario vengono sepolti in una fossa comune). Il teologo tedesco chiede maggiore comprensione a questo riguardo. “Per molte persone l’animale è quasi l’unico interlocutore”, ricorda. Una tale sepoltura è quindi un segno di questo attaccamento, “come altre hanno tombe di famiglia. Gli animali sono quindi valutati come veri membri della famiglia”.
Il fatto che alcune persone all’interno della Chiesa si assumano già la responsabilità pastorale della sepoltura degli animali è già, secondo lui, un “enorme segno” di questo sviluppo. (cath.ch/kath.ch/kna/domradio/lb)
© Catholic Media Center Cath-Info, 10.11.2024
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