Fu uno degli ultimi sopravvissuti alla barbarie nazista nel Doubs. Julien Bazile è morto questo venerdì, 8 novembre, all'età di 103 anni.
Ex combattente della Resistenza e deportato, decorato della Croix de Guerre e della Legion d'Onore, aveva 18 anni quando la Seconda Guerra Mondiale sconvolse la sua vita quotidiana di adolescente nella regione parigina. Operaio in una filiale delle officine Normandie, fu requisito dai tedeschi nel novembre 1942 e inviato oltre il Reno a lavorare nell'immenso complesso industriale di Leuna. Un mese dopo il suo arrivo, fuggì e ritornò in Francia dove si unì alla Resistenza all'interno della rete di Mitridate.
Un anno nell'inferno dei lager
Il giovane Bazile fu inviato in Bretagna dove fu arrestato il 13 settembre 1943 e deportato il 27 aprile 1944 prima ad Auschwitz, poi a Buchenwald e infine a Flossenburg. Sopravvisse per un anno nell'inferno dei campi prima di essere rilasciato il 26 aprile 1945. Pesava allora 43 kg.
Pochi mesi dopo, soggiorna a Ornans dove conosce Madeleine Donier, che sposerà nel 1947 e dalla quale avrà due figli. Assunto presso Oerlikon (che sarebbe diventata Alstom), il parigino ha costruito la sua vita nel Doubs.
Comandante della Legion d'Onore nel 1995, è stato per molti anni presidente dei veterani del suo cantone, ma anche, per un certo periodo, presidente di dipartimento dell'Associazione dei volontari della resistenza.
Julien Bazile riposa nelle pompe funebri del Pays d'Ornans. Secondo la sua volontà, martedì 12 novembre alle 14,30 avrà luogo una commemorazione civile al cimitero di Ornans.