Funzionari eletti all'inaugurazione dell'Unità di Valorizzazione Mouve a Montauban.
Credito: Johan GESREL
Probabilmente ti starai chiedendo dove finiscono i rifiuti del cestino nero della tua cucina. Nel Tarn-et-Garonne e nel Lot, questi rifiuti neri finiscono non sottoterra come avveniva in passato, ma sotto forma di calore ed elettricità. A Montauban è stato completamente ristrutturato un impianto di riciclaggio per un investimento stimato in 50 milioni di euro. Brucia fino a 38.000 tonnellate di rifiuti all'anno e genera calore.
“I rifiuti diventano qualcosa di prezioso”
Questo calore produce energia elettrica attraverso una turbina e riscalda anche l'equivalente di 4.200 case a Montauban, come sottolinea il sindaco Marie-Claude Berly, che è anche presidente di Sirtomad (Unione mista per il trattamento dei rifiuti domestici e altri rifiuti):
“Il sito oggi produce il doppio dell’energia termica rispetto a prima. Ciò ci consente di fatto di produrre calore e acqua calda per un certo numero di grandi clienti istituzionali come l’ospedale, il 17° Reggimento di Génie Parachutiste, il liceo Bourdelle, gli Ingres. università ma anche alcune scuole della città Oggi questa rete di calore si estende da 4,5 a 13,5 km. anche per noi l’essenza dell’economia circolare non diventa rifiuto ma diventa anche qualcosa di recuperabile.“
Il sito impiega 24 dipendenti del gruppo Séché Environnement. Si lL'energia sprigionata dalla combustione permette di riscaldare gli edifici pubblici di Montauban, l'equivalente di 4.200 abitazioni, e permette anche di produrre elettricità, come evidenziato Bruno Jarriand, direttore di Séché Environnement, direttore dello stabilimento:
“La fabbrica producefino a 18 Gwh/anno di energia elettrica. Questa energia viene utilizzata per l’autoconsumo del sito. Il resto, ovvero 15 GWh, viene immesso nella rete pubblica. Ciò equivale al fabbisogno di 15.000 famiglie”.