I pescatori hanno scoperto pesci morti a Saint-Michel sur Orge nell'Essonne. Sono state avviate analisi per comprendere le ragioni di questo eccesso di mortalità.
Gli essenziali del giorno: la nostra selezione esclusiva
Ogni giorno la nostra redazione vi riserva le migliori notizie regionali. Una selezione solo per te, per rimanere in contatto con le tue regioni.
France Télévisions utilizza il tuo indirizzo email per inviarti la newsletter “L'essenziale di oggi: la nostra selezione esclusiva”. Potrai cancellarti in ogni momento tramite il link in fondo a questa newsletter. La nostra politica sulla privacy
Molti morti a causa delle recenti alluvioni? Il mistero rimane irrisolto ma gli scienziati sono alla ricerca di risposte. Dall'inizio di novembre, i pescatori hanno trovato centinaia di pesci morti lungo l'Orge, un fiume nell'Essonne. “Ne abbiamo salvati quanti più possibile riossigenandoli“, testimonia Baptiste Arnaud, uno dei peccatori.
Le inondazioni di ottobre sono una delle ipotesi avanzate dal sindacato che gestisce il bacino per spiegare questo improvviso eccesso di mortalità. “I bacini servivano per immagazzinare l'acqua in caso di piena e per proteggere le popolazioni più a valle.“, indica Franck Boittin, vicedirettore generale del sindacato Barley. Spiega che i bacini ora contengono acque reflue. “Sono ricchi di sostanze nutritive che possono potenzialmente causare una mancanza di ossigeno nell’acqua e favorire la crescita dei batteri.”
Dopo queste misteriose scoperte, ogni giorno vengono prelevati campioni chimici dall'acqua. Vengono poi inviati al laboratorio. I risultati si conosceranno nei prossimi giorni. Allo stesso tempo, la Barley Union effettua misurazioni dell’ossigeno due volte al giorno. “Nell'orzo i livelli di ossigeno si misurano tra 3 e 4 milligrammi per litro. Ciò rimane favorevole per le specie ittiche nei corpi idrici.“, analizza Martin Blessing, responsabile degli studi e delle valutazioni degli ambienti acquatici presso la Barley Union.
Afferma che questi livelli di ossigeno “Permettiamo ai pesci di vivere, ma restiamo vigili e continuiamo a fornire ossigeno allo stagno.“Il sito resta chiuso al pubblico.
-