Il 9 maggio 2024 i gendarmi sono intervenuti a Mayenne. Un giovane ha una ferita al dito. Spiega che il suo compagno l'ha morsa mentre la coppia litigava all'interno dell'appartamento.
La giovane racconta di essere stata picchiata dal fidanzato e di avere un segno rosso su un lato del viso. Lei indica di avere una relazione da tre anni con l'imputato, un ex compagno di liceo. Spiega che il primo anno insieme è andato bene, ma da allora le cose sono peggiorate “esce con gente cattiva”. Si riferisce anche ad altri atti di violenza commessi dall'inizio del 2024, in particolare a due episodi durante i quali l'imputata l'ha stretta alla gola. Ma non ha voluto sporgere denuncia.
Quattro mesi con sospensione della pena
Interrogato dal presidente, l'imputato generalmente riconosce i fatti, precisando però di aver reagito dopo aver ricevuto uno schiaffo dalla giovane. Riconosce anche altri atti di violenza, anche se lui “non ricordo molto”il che indica che ciò è accaduto mentre era sotto l'effetto di alcol o resina di cannabis. Dal canto suo, la giovane è oggetto di denuncia penale per rispondere delle violenze subite dall'imputato.
Lo sottolinea il pubblico ministero “immaturità” Di “due giovani che vivono una relazione fin dall’adolescenza”parlando di “reciprocità nei comportamenti riprovevoli”. Parla anche degli episodi di strangolamento come di gesti particolarmente singolari e violenti.
Il tribunale di Laval ha dato seguito alle richieste del pubblico ministero e ha condannato l'imputato a quattro mesi di reclusione con sospensione della pena, con il divieto di prendere contatti e di presentarsi a casa della vittima. Il giovane sarà monitorato anche presso il CPCA 53, il Centro di monitoraggio e gestione della violenza domestica.