Oggi fa parte del paesaggio di Nîmes. Mercoledì è stato inaugurato ufficialmente il nuovo palazzetto dello sport della città. Questo complesso di oltre 8.000 metri quadrati, che ospita 18 associazioni sportive, ha preso il nome di un'ex atleta di Nîmes: Ludivine Furnon. Quest'ultimo è stato notevolmente Campionessa europea di ginnastica nel 2000 e medaglia di bronzo ai Mondiali di Sabaein Giappone, cinque anni prima. “È stato il sindaco di Nîmes a chiedermi di dare il mio nome a questo nuovo edificio”spiega a France Bleu Gard Lozère, questo mercoledì mattina.
Ludivine Furnon ammette di essere rimasta davvero sorpresa dalla proposta dell'eletto. “Sì, all'inizio non ci credevoha detto. Ma sono felice che la città di Nîmes, che mi è molto cara, non mi abbia dimenticato.” IL lettere maiuscole appese alla reception del palazzetto dello sport ne è la prova migliore. “È anche un edificio magnifico.dice l'ex ginnasta. Nonostante la sua superficie, dall'esterno dà un'impressione di leggerezza. E poi, dentro, tutto è nuovo. I giovani atleti saranno fortunati a poter crescere in queste condizioni.”
I suoi figli si allenano al palazzetto dello sport
Il fatto che questa sala sia bella non è tutto. Serve anche formare piccoli campioni. E perché non la futura Ludivine Furnon? “Ah, allora… è quello che speriamo, ma dopo non lo sappiamosorride Ludivine Furnon. Ciò che è certocontinua, è che il complesso li motiverà sicuramente a realizzare i loro sogni. Lo sport è innanzitutto superare se stessi.”
Da questo punto di vista i due figli del campione frequentano una buona scuola. Sono entrambi concesso in licenza alla società ginnica Les Allobroges. “Sì, Lola e Lucas, che hanno 7 e 8 anni, sono molto fortunati a potersi allenare in questo palazzetto dello sport”.invidia Ludivine Furnon. Lei, dal canto suo, non ha mai riattaccato del tutto. Ora c'è Lavora nel settore dell'intrattenimento da 22 annidove ha creato spettacoli, in particolare per compagnie come il Cirque du Soleil. Potrebbe venire ad allenarsi al palazzetto dello sport? “Oh, non lo so, mi sto già formando altrove. Comunque verrò a trovare i miei figli… Ma perché non insegnare un giorno lì, nel mondo artistico!”
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