Nicolas Merle: L'Alta Loira era un dipartimento di prova e “funziona” | Agricoltura Massiccio centrale

Nicolas Merle: L'Alta Loira era un dipartimento di prova e “funziona” | Agricoltura Massiccio centrale
Nicolas Merle: L'Alta Loira era un dipartimento di prova e “funziona” | Agricoltura Massiccio centrale
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Il ministro dell'Agricoltura ha appena annunciato una prima misura di semplificazione attraverso il controllo amministrativo unico sulle aziende agricole. Nell'Alta Loira, la FDSEA e la JA avevano già lavorato in questa direzione con il Prefetto. Cosa avevi ottenuto e da quando?

Nicolas Merle, presidente della FDSEA43: Questo controllo unicoe, questa è stata una delle nostre richieste avanzate durante le manifestazioni agricole dell'inizio del 2024. In Alta Loira, l'abbiamo chiesta direttamente al Prefetto e l'abbiamo ottenuta. Da aprile è stato creato il Servizio Unico di Controllo per l'armonizzazione tra l'ASP (servizi e agenzia di pagamento), il DDETSPP (Direzione Dipartimentale per l'Occupazione, il Lavoro, la Solidarietà e la Tutela della Popolazione) e l' DDT (Direzione Dipartimentale dei Territori). E funziona… non abbiamo ricevuto riscontri da parte di agricoltori che sono stati controllati due volte, tranne ovviamente per i controlli sanitari o nel caso dei controlli di conformità degli edifici, ad esempio. Abbiamo anche negoziato i controlliOFB (Ufficio francese per la biodiversità) vengono trattati amministrativamente dal DDT, che valuta la gravità dei fatti e può, ad esempio, chiedere il ripristino di appezzamenti per questioni ambientali… Ciò permette di sdrammatizzare la situazione e salvare gli agricoltori da misure legali che possono farli passare per criminali. L'Alta Loira è stato finora l'unico dipartimento ad aver ottenuto questa semplificazione. Siamo stati guardati e congratulati da funzionari sindacali di altri dipartimenti.

Per quanto riguarda i controlli, avete altri punti da rivedere?

NM: Riportiamo all'attenzione degli agricoltori una situazione che ci è stata segnalata. Alcuni non hanno ricevuto il deposito degli aiuti PAC (in tutto o in parte). Forse perché fanno parte delle 100 aziende agricole dell'Alta Loira sorteggiate nell'ambito di un protocollo di controllo europeo (in breve, controlli da parte di controllori). Se vi trovate in questa situazione vi invitiamo a contattare il DDT per avere chiarimenti ed eventualmente procurarvi un certificato per recarvi in ​​banca, poi la FDSEA o la JA per informazioni. A livello sindacale abbiamo chiesto che questi agricoltori, come quelli che detenevano il controllo, non siano penalizzati sulla cauzione; possono essere, in caso di inadempimento, in saldo o nell'anno successivo. Ma ad oggi non siamo stati ascoltati.

Cosa cambierà sul campo scrivendo questo provvedimento nei testi ufficiali?

NM: L'ufficializzazione suggella un accordo che era precario e poteva essere rimesso in discussione, con un passo indietro. Deve assolutamente essere sigillato nella pietra.

Cosa aspettate ancora in termini di misure di semplificazione amministrativa?

NM: Questo controllo unico è un primo passo verso qualcosa di più semplificazione amministrativama questa è solo una parte del nostro richieste. Altri punti restano in sospeso.
Per quanto riguarda le misurazioni loupvogliamo che gli agricoltori possano difendersi in caso di attacco; So che negli ultimi giorni abbiamo avuto un attacco al dipartimento (vedi pagina 06).
Chiediamo inoltre all'amministrazione un po' di flessibilità per quanto riguarda le registrazioni richieste agli allevatori per quanto riguarda le farmacie. Bisogna fidarsi dell'allevatore sulla coerenza della gestione dei trattamenti per i suoi animali seguendo le prescrizioni, un po' automatiche, per le malattie ricorrenti, effettuate dal veterinario durante l'ispezione sanitaria dell'allevamento.
Allo stesso modo, nell'ambito di Classificazione ICPE (Impianti classificati per la protezione dell'ambiente), chiediamo che tutto il bestiame non venga sistematicamente collocato in uno solo eccessiva regolamentazione. Per le aree vulnerabili ci aspettiamo di più flessibilità e coerenza, soprattutto di fronte al tempo. Ad esempio, quest’anno con precipitazioni elevate, se non avessimo avuto un’esenzione, oggi le fosse sarebbero piene e traboccanti, il che sarebbe più pericoloso per l’ambiente che essersi diffuse fino al 15 novembre. E per la futura zonizzazione, bisognerà davvero tenere conto dell’aspetto produttivo prima di introdurre nuove regole; non dobbiamo deteriorare la produzione agricola per misure ambientali! Vogliamo perseguire una politica di produzione e non di gestione dello spazio verde.

Nei prossimi giorni è prevista una nuova mobilitazione nazionale. Puoi dirci di più?

NM: Sì, restiamo mobilitato. Stiamo ancora aspettando risposte da parte del Governo sulle richieste a cui non è stato dato seguito, nonostante alcuni progressi. Non ci asteniamo dal mettere azioni in atto per esercitare pressioni e piegare il governo, in particolare sulle questioni sanitarie. L’idea è quella di organizzare azioni lampo una tantum…

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