fino a quindici anni di carcere per diciotto trafficanti di una vasta rete

fino a quindici anni di carcere per diciotto trafficanti di una vasta rete
fino a quindici anni di carcere per diciotto trafficanti di una vasta rete
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Martedì 5 novembre a Lille sono state pronunciate condanne fino a quindici anni di carcere contro diciotto membri di una vasta rete di trafficanti della Manica, principalmente curdo-iracheni.

L’indagine ha stabilito che questa rete aveva in gran parte il controllo sugli attraversamenti dei migranti verso l’Inghilterra dal nord della Francia tra il 2020 e il 2022.

La condanna più pesante per uno dei capi della rete

Nelle sue deliberazioni, la corte ha dato seguito alle richieste del pubblico ministero imponendo la pena più pesante, 15 anni di reclusione con un periodo di sicurezza di due terzi e un mandato di ricovero, contro un iracheno di 26 anni, Mirkhan Rasul.

Sospettato di aver controllato l'intera rete della sua cella in Francia, gli è stato anche imposto un divieto permanente dal territorio francese e una multa di 200.000 euro. Già condannato due volte per favoreggiamento del soggiorno illegale, era stato espulso dall'udienza il terzo giorno di processo in ottobre dopo aver minacciato gli interpreti.

Gli altri 17 imputati, tra cui una donna, sono stati condannati a pene da uno a dodici anni di reclusione e ad una multa fino a 150.000 euro. Tutti sono stati condannati all'interdizione permanente dal territorio.

Il tribunale ha inoltre ordinato la confisca dei beni: diverse migliaia di euro in contanti, una berlina tedesca, la restituzione di documenti d'identità olandesi, britannici, iracheni o canadesi.

Un dossier “tentacolare”.

Questo processo si è svolto tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, davanti alla Giurisdizione Interregionale Specializzata (Jirs) di Lille. All'inizio delle sue richieste, il pubblico ministero ha descritto a “file tentacolare”con ramificazioni internazionali. “Gli imputati non sono volontari che aiutano il prossimo ma mercanti di morte”aveva accusato il pubblico ministero, descrivendo imbarcazioni cariche di passeggeri “fino a quindici volte la loro capacità teorica”.

Oltre cinquanta perquisizioni hanno portato al sequestro di 1.200 giubbotti di salvataggio, quasi 150 gommoni e 50 motori di imbarcazioni, nel corso di operazioni condotte congiuntamente da Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito, coordinate dalle agenzie Europol ed Eurojust .

Dal 2018 il fenomeno delle traversate illegali della Manica a bordo di piccole imbarcazioni ha continuato a crescere, con un numero sempre crescente di migranti in canoa. Naufragi e fughe mortali hanno reso il 2024 l’anno più mortale dall’inizio di questo fenomeno, con almeno sessanta morti fino ad oggi nei tentativi di traversata.

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