A quattro giorni dall'uscita dell'opera prima di Jordan Bardella, “Le Figaro Magazine” pubblica le belle pagine del libro. Alcuni estratti delle oltre 300 pagine scritte dal responsabile del Raduno Nazionale sulla sua infanzia o sul suo rapporto con la religione.
Pubblicato il 05/11/2024 15:29
Aggiornato il 05/11/2024 16:00
Tempo di lettura: 3 minuti
Nessuna rivelazione in questi estratti selezionati. La rivista Figaro pubblichiamo le belle pagine del primo libro che Giordano Bardella, boss del Raduno Nazionale, ha scritto durante l'estate. E tra le poche pagine scelte di Quello che sto cercandopubblicato da Éditions Fayard, non c'è nulla sul capitolo dedicato allo shock dello scioglimento e nulla nemmeno su un altro capitolo dedicato al suo rapporto con Marine Le Pen.
Ma ci sono passaggi più personali: di un uomo nato a Drancy, in Seine-Saint-Denis, vittima durante la sua infanzia di “sorrisi beffardi e commenti condiscendenti” a causa del suo nome. Jordan Bardella racconta il complesso di classe di cui avrebbe sofferto. “Ho avuto difficoltà a pronunciare il mio nome, ad accettarlo”scrive. Alcune righe si rivolgono anche alla sua famiglia italiana, ai suoi nonni operai.
Della città in cui è cresciuto, Giordano Bardella descrive un quartiere popolato da spacciatori e spacciatori “ragazzi in scooter” armati che hanno fatto la vita “un incubo” alla sua famiglia. Il boss della RN ammette di non essere credente, di non essere battezzato, ma dice di sì “il rispetto più perfetto”UN “deferenza singolare” verso il cristianesimo. Nel suo libro, il capo della RN fa ovviamente politica raccontando in particolare i suoi ricordi degli incontri di Saint-Denis, di fronte a Emmanuel Macron. “Ci sono loro e ci siamo noi, il resto è molto debole”avrebbe scritto a Marine Le Pen di denuncia “povertà” degli altri partiti al termine del lunghissimo incontro con i leader dei partiti di fine agosto 2023. E poi Jordan Bardella visibilmente non ha apprezzato la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi. Lui denuncia “messe in scena militanti”UN “si è svegliata un’ideologia consolidata come contro-religione”.
Questo libro è un ulteriore passo avanti nel “campagna permanente” quello che Marine Le Pen e Jordan Bardella vogliono guidare fino alle prossime elezioni. L'idea è quella di rompere “questa immagine di un robot, di una macchina da battuta finale” che il capo della Marina militare indossa da tempo, riconosce un suo parente. L'opera verrà stampata in meno di centomila copie. Una grande tiratura per un libro politico, con molte sessioni di autografi in programma. Una massiccia campagna pubblicitaria orchestrata dal gruppo Bolloré proprietario delle Éditions Fayard. Ciò non ha impedito a Jordan Bardella di denunciare la censura da parte dell'agenzia pubblicitaria SNCF che si è rifiutata di esporre il manifesto del libro nelle stazioni.
Per quanto riguarda la data di uscita di questo libro, sabato era “concertato” con Marine Le Pen, ci dice una fonte interna al Raggruppamento Nazionale. È anche un modo per accendere un controfuoco mentre il leader dei deputati della Rn è sotto processo fino alla fine del mese presso il tribunale di Parigi nel caso degli assistenti degli eurodeputati.