Cos’è questa residenza sociale dal concetto unico nell’Oise?

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Editoriale Oise

pubblicato su

4 giugno 2024 alle 6:02

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I leader di questo progetto lo presentano come un concetto completamente nuovo nell’Oise. Il mese scorso è stata inaugurata una nuova tipologia di residenza sociale Seppellirevicino a Mouy.

Qui convivono gli anziani provenienti da una residenza indipendente già esistente, ed i più giovani residenti da a pensione nuovissima. Due pubblici “diversi ma complementari”, secondo Stéphane Bouaffia, direttore dell’edilizia abitativa e dello sviluppo della SA HLM de l’Oise.

“Oggi la diversità all’interno dell’edificio permette agli anziani di beneficiare di una maggiore offerta di servizi e soprattutto della presenza di più assistenti sociali (frutto della messa in comune delle risorse umane dedicate alla pensione)”, espone questo importante attore della società alloggi nell’Oise.

I Compagnons du Marais avevano preso possesso di una struttura semivuota

Questo progetto ibrido, dai molteplici vantaggi – in particolare quello di offrire alle persone in difficoltà abitativa l’accesso ad un alloggio indipendente – è nato grazie alla perseveranza dei proprietari dei locali, SA HLM de l’Oise, e del municipio di Bury.

Ma nulla sarebbe stato veramente possibile senza l’entrata in gioco di un nuovo manager con vocazione sociale alla guida di questa struttura, nel novembre 2023. Ecco come I compagni del Marais è subentrata all’associazione La Compassion, che aveva tassi di occupazione inferiori al 50%.

45 alloggi proposti per promuovere il “vivere insieme”

I due finanziatori di questo progetto (il Dipartimento e lo Stato), una volta convinti da questo nuovo progetto pilota, la nuova versione della residenza Hector-Dubois ha potuto vedere la luce.

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Oggi offre 20 posti alloggio per anziani autonomo o semiautonomo e 25 posti in una pensioneper uomini e donne soli, famiglie monoparentali, persone indipendenti vittime dell’isolamento sociale e psicologico o della disgregazione familiare o anche persone con scarse risorse, che risponda in modo più accurato ai bisogni della popolazione in questo settore.

Un modo per promuovere la “convivenza” e la diversità sociale secondo Stéphane Bouafia, direttore dell’edilizia abitativa e dello sviluppo della SA HLM de l’Oise. “Tutti sono accolti nello stesso edificio, il che significa che tutti possono essere vicini gli uni agli altri”.

Questa convivenza consente anche la messa in comune delle risorse umane, con la presenza di quattro professionisti invece di un’unica posizione in precedenza. Gli anziani hanno anche più persone con cui parlare, il che rappresenta un enorme vantaggio per la loro vita quotidiana.

Stephane BouafiaDirettore dell’edilizia abitativa e dello sviluppo presso SA HLM de l’Oise

L’edificio intergenerazionale dispone anche di uno spazio comune per incoraggiare il “legame sociale” e i giochi da tavolo. C’è anche una cucina attrezzata, uffici per i team social e interviste oltre a uno spazio esterno con terrazza.

Un tasso di occupazione del 60%

Attualmente la residenza sociale è occupata al 60%. Una volontà di tutti i soggetti coinvolti nel progetto quella di integrare gradualmente i nuovi residenti per non disturbare quelli vecchi, e per favorire al meglio l’orientamento di tutti, prima di arrivare alla piena occupazione nei mesi a venire.

“Gli ex residenti della residenza indipendente sono felici di vedere nuova vita alla struttura. Oggi questo progetto è un successo, dimostra che la convivenza è possibile”, si rallegra Stéphane Bouafia.

La ciliegina sulla torta è che questo progetto permette anche di evitare la distruzione o la ricostruzione dei locali, riducendo così l’impatto del carbonio sull’ambiente.

Dalla nostra corrispondente Sarah Samal

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