Drammi legati al traffico di droga? Vicino a Valence, un giovane di 22 anni di Romans-sur-Isère, colpito alla testa, è morto sabato 2 novembre. Si ritiene che la sparatoria sia collegata al traffico di droga. Lo stesso giorno, è morto un adolescente di 15 anni, gravemente ferito anche lui da un colpo di pistola alla testa durante una sparatoria giovedì sera a Poitiers.
Bruno Retailleau ha promesso una guerra spietata al narcotraffico. Per combatterla, “o si procede ad una mobilitazione generale per questa grande lotta che durerà anni, e la vinceremo, oppure si procede alla messicanizzazione del Paese”, ha avvertito il ministro degli Interni.
“L'osservazione della messicanizzazione, non lo so”, ha reagito Jean-Philippe Tanguy, ospite del Grand Jury RTL – Le Figaro – Public Sénat – M6. D'altro canto, il deputato della RN della Somme ha ricordato “l'osservazione che Marine Le Pen fa da molto tempo”: La Francia “è afflitta dall'ultraviolenza” e “il nostro sistema giudiziario non è in grado di frenarla attraverso l'ideologia, il lassismo e anche la mancanza di risorse”.
Secondo lui, “le radici del male in Francia sono specifiche della Francia” ma anche “dell'Europa”, della sua “assenza di frontiere, dell'assenza di controllo del Mediterraneo, dell'assenza di politica penale” .
Jean-Philippe Tanguy assicura: “Il lassismo giudiziario pone un problema enorme”. Peggio ancora, “l'assenza di controllo alle nostre frontiere è il problema fondamentale (…) Non possiamo chiedere alle nostre forze dell'ordine, ai doganieri e alla giustizia di poter controllare i paesi senza frontiere”.
Oggi, la corruzione derivante dal denaro della droga sta minando numerosi fondamenti della democrazia.”
Jean-Philippe Tanguy, deputato della RN per la Somme
Il deputato della RN stabilisce un collegamento tra il traffico di droga e l'immigrazione? “Un certo numero di flussi e sistemi possono essere vettori di farmaci”, ha indicato Jean-Philippe Tanguy. E aggiungeva: “Il Maghreb è un focolaio di produzione di un certo numero di farmaci”.
Ricordando che il “controllo delle frontiere” non è “solo immigrazione”. Per il deputato della Somme si tratta anche “del controllo delle merci, dei flussi in generale. L'Europa è oggi il bersaglio della 'sovrapproduzione' di farmaci sudamericani, in particolare attraverso i Paesi Bassi, che non vogliono o non possono effettuare controlli. Belgio e Paesi Bassi sono completamente corrotti dal denaro della droga“.
E per concludere: “Oggi la corruzione del denaro della droga sta minando un certo numero di fondamenti della democrazia”.
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