Un deputato della N-VA attacca i giudici francofoni, “troppo lassisti”

Un deputato della N-VA attacca i giudici francofoni, “troppo lassisti”
Un deputato della N-VA attacca i giudici francofoni, “troppo lassisti”
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Solo che uno dei volantini distribuiti dal candidato (secondo della lista N-VA alla Camera del Brabante Fiammingo) non è passato inosservato nel mondo della magistratura. Soprattutto sul versante francofono.

“Signore e signori, il Brabante Fiammingo non è Bruxelles, esordisce in questo famoso prospetto elettorale. Siete d’accordo che la giustizia debba essere migliorata? Siete d’accordo che i criminali che rendono pericolosa la nostra regione dovrebbero essere giudicati qui e non a Bruxelles da giudici francofoni permissivi?”

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Per l’Unione Associazione Magistrati (ASM) queste dichiarazioni sono “rischia di minare l’integrità del nostro sistema giudiziario”.

In un comunicato stampa, Pascale Monteiro, magistrato e presidente dell’ASM, ricorda che “i giudici, siano essi di lingua francese o olandese, hanno la missione di emettere decisioni imparziali, basate sulla legge e sui fatti”. E per aggiungere: “Insinuare che una delle comunità linguistiche giudiziarie del nostro Paese sia più ‘lassista’ dell’altra è un attacco infondato, fazioso e pericoloso per la coesione sociale. […] Invitiamo quindi tutti gli attori politici a dimostrare responsabilità nei loro commenti. Non è nell’interesse della democrazia sfruttare la giustizia a fini elettorali”.

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Già critiche nel 2020

Non è la prima volta che dalle Fiandre si sentono critiche al sistema giudiziario di Bruxelles. Già nel 2020, Ine Van Wymersch, allora procuratrice della procura di Hal-Vilvoorde, aveva dichiarato di voler porre fine allo “shopping linguistico” praticato da alcuni sospettati arrestati nel Brabante fiammingo e che, per ragioni linguistiche, volevano essere processato in francese a Bruxelles.

Una tecnica che, secondo l’ex pubblico ministero divenuto oggi commissario nazionale responsabile dei casi di droga, ha permesso di giudicare gli imputati con maggiore clemenza a Bruxelles.

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