Ad una settimana dalle elezioni, le polemiche di Pierre-Yves Jeholet potranno avere un impatto sulla campagna?

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Ultimo rettilineo prima delle elezioni del 9 giugno e la scena politica è in fermento dopo le dichiarazioni di Pierre-Yves Jeholet nel nostro “Rendez-Vous” di questa domenica 2 giugno.

Chi dice contesto di fine campagna elettorale dice sprint finale al termine della maratona. Per Pierre Vercauteren, politologo, questa linea retta finale lo sa “un’intensificazione” e “un irrigidimento del discorso”, in particolare per la MR riguardante le questioni di sicurezza e immigrazione.

Tuttavia, secondo lo specialista, non vi è alcun elemento che possa qualificare la dichiarazione di Pierre-Yves Jeholet (“Non siete obbligati a restare in Belgio”) come “La dichiarazione è parte di una campagna e di un piano di campagna di comunicazione.”

“Possiamo ritenere che si tratti di un discorso scontato, oppure che siamo alla fine di una lunga campagna e che senza dubbio alcuni segnali di stanchezza possono portare a dichiarazioni molto più radicali”.

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La controversia riguarda l’uso del velo islamico, a “questione estremamente controversa”. Ma la risposta avrà un impatto sui voti del fine settimana? “Questo discorso è in linea con la fermezza del programma MR, quindi senza dubbio non dissuaderà gli elettori del MR, al contrario, non dissuaderà gli elettori del PTB dall’altra parte”.ritiene Pierre Vercauteren. “Probabilmente non sposterà molte linee.”

Uno scivolone “atteso”?

Sul set di RTL Info alle 19 anche Martin Buxant ha offerto la sua analisi. Secondo il nostro giornalista politico si tratta di uno slittamento da parte del MR “previsto” ma non è venuto da “quello che pensavamo”. Spiegazioni: “Aspettiamo da settimane, da mesi, che il presidente del MR, Georges-Louis Bouchez, commetta errori facendo dichiarazioni di estrema destra, aumentando anche le sue presenze nei dibattiti”. Alla fine è stato un Pierre-Yves Jeholet, ritenuto il più moderato, a scatenare la tempesta.

E ad una settimana dal voto, per Martin Buxant questa sequenza potrebbe davvero rappresentare una svolta. “In un contesto altamente infiammabile in cui la minima affermazione può ribaltare le cose in un modo o nell’altro, inserire tali commenti in un programma televisivo con un vasto pubblico è un punto di svolta nella campagna elettorale”. Per quello? “Semplicemente perché tutti i partiti politici prenderanno le loro decisioni sulla base di questi commenti”stima il nostro giornalista. “Vedrai, durante questa settimana parleremo praticamente solo di questo.”

Ad oggi, il MR accetta pienamente le osservazioni formulate da Pierre-Yves Jeholet. “Chiedere scusa in politica significa rischiare di perdere su entrambi i fronti. Non solo il MR non raggiungerà coloro che sono rimasti scioccati dai commenti del signor Jeholet, ma rischia anche di perdere coloro che sono d’accordo “, sottolinea Martin Buxant. “Anche se ogni voto conta, non possiamo immaginare che il MR faccia un simile regalo alla sinistra”.

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