Lo storico specializzato in Algeria ricorda che si attendono “altri gesti in questa direzione”, come la restituzione dei beni saccheggiati durante la colonizzazione.
Pubblicato il 02/11/2024 10:09
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“Era necessario il riconoscimento da parte dello Stato ed è importante la presa di posizione del Presidente della Repubblica”reagisce sabato 2 novembre su franceinfo, Benjamin Stora, storico specializzato in Algeria, all'indomani del riconoscimento da parte di Emmanuel Macron dell'assassinio di Larbi Ben M'hidi, leader del Fronte di liberazione nazionale (FNL), da parte di soldati francesi. “Il suo nome è molto poco conosciuto dai francesi, ma il suo ruolo è importante perché è uno di quelli che diedero inizio all'insurrezione del 1 novembre 1954 [qui ouvrit la guerre d’Algérie]”ricorda lo storico.
Per Benjamin Stora questo riconoscimento è parte integrante “una serie di attività commemorative” et “altri gesti in questa direzione” sono attesi. Lo storico pensa in particolare al “restituzione oggetti”. Autore di un rapporto presentato al presidente sulla questione della memoria franco-algerina nel 2021, Benjamin Stora chiede “restituire le proprietà saccheggiate al momento della colonizzazione”. Lo storico ha proposto a Emmanuel Macron di ritornare “alcuni beni simbolici appartenenti all'emiro Abd el-Kader [fondateur de l’État algérien]in particolare il suo bastone di comando, la sua spada, il suo burnous, ma anche il Corano che portava con sé.”
Quest’opera di memoria e di riconciliazione è uno sforzo a lungo termine dopo 132 anni di presenza francese in Algeria. “Questa battaglia della memoria è molto spesso ostacolata dalla politica e dalle attività diplomatiche”deplora lo storico. “La continuazione del lavoro storico riuscirà proprio a contenere le difficoltà politiche o diplomatiche”caro Beniamino Stora.