Neuilly-sur-Seine: contestata dagli eredi, rinviata a data da destinarsi la vendita del Pallone d’Oro di Maradona

Neuilly-sur-Seine: contestata dagli eredi, rinviata a data da destinarsi la vendita del Pallone d’Oro di Maradona
Neuilly-sur-Seine: contestata dagli eredi, rinviata a data da destinarsi la vendita del Pallone d’Oro di Maradona
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Si tratta di una nuova svolta nella saga della vendita del Pallone d’Oro dell’Adidas di Maradona. La casa Aguttes, che inizialmente avrebbe dovuto organizzare giovedì 6 giugno a Neuilly l’asta del trofeo di miglior giocatore dei Mondiali 1986 assegnato all’antica gloria del calcio argentino, ha deciso di rinviarla a data da destinarsi.

La casa d’aste motiva questa decisione con la procedura legale avviata dalla famiglia di Diego Maradona, scomparso nel novembre 2020, per ottenere l’annullamento della vendita. Una richiesta che i vicini alla stella argentina sono stati inizialmente respinti giovedì dal tribunale di Nanterre, prima di ricorrere alla Corte d’appello di Versailles (Yvelines) che dovrà esaminare il caso questo lunedì.

“Questo clima controverso non consente ai dilettanti di affrontare con calma questa acquisizione”

Maradona ha sempre scatenato le passioni e questo continua nonostante la recente decisione del tribunale di giovedì 30 maggio di cui ci rallegriamo e che respinge la richiesta degli eredi di vietare la vendita. Questi ultimi, alla vigilia della mostra, insistono a ricorrere in appello contro questa decisione civile. L’indagine penale avviata parallelamente è ancora in corso”, afferma Maison Aguttes in un comunicato stampa.

Gli eredi di Maradona ritengono che il trofeo, consegnato al padre nel novembre 1986 durante una cerimonia organizzata al Lido, sia stato poi rubato durante la rapina ad una banca di Napoli, la Banca della Provincia, nell’ottobre 1989. Da parte sua, Abdelhamid B. , il proprietario del “Pallone d’Oro Adidas”, afferma di averlo acquisito in un’asta organizzata nel 2016 a Drouot-Montmartre, nel 18° arrondissement di Parigi. Il Pallone d’Oro faceva parte di un lotto composto da centinaia di trofei di nessun particolare valore.

In questo contesto incerto, la casa Aguttes ha preso l’iniziativa e ha deciso di rinviare le aste ancor prima che la Corte d’appello di Versailles si pronunciasse, per garantire maggiore tranquillità alla vendita qualora dovesse svolgersi in stand. “La nostra missione è organizzare aste nelle migliori condizioni, per il nostro venditore e per gli acquirenti. Questo clima controverso e queste incertezze non consentono ai dilettanti di affrontare questa acquisizione con calma e il nostro ruolo di terza parte di fiducia non può più essere adeguatamente garantito”.

Questo famoso trofeo, assegnato al miglior giocatore della Coppa del Mondo in Messico del 1986, non fa parte dei Palloni d’Oro ufficiali assegnati al miglior giocatore dell’anno. Questo premio individuale era, all’epoca, riservato ai giocatori europei.

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