4° giorno di manifestazioni per la Palestina: assembramento davanti all’ambasciata tedesca a Bruxelles, alto rischio scontri con la polizia

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Siamo già al quarto giorno di manifestazioni davanti alle ambasciate a Bruxelles. Le ultime manifestazioni hanno visto la loro quota di violenza ed eccessi da parte della polizia, anche se le manifestazioni sostengono un’azione non violenta. Questo sabato verrà presa di mira l’ambasciata tedesca a Bruxelles. Gli attivisti chiedono che la Germania interrompa la sua collaborazione con lo Stato di Israele e riconosca la Palestina come Stato.

Se la Germania è nel mirino, è in parte dovuto alle recenti dichiarazioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha sottolineato la necessità di una soluzione a due Stati, mettendo in dubbio il valore del “riconoscimento simbolico”. Questa dichiarazione non aiuta le persone a favore della Palestina e la popolazione civile che è indignata dai tragici eventi che continuano a colpire la Palestina.

“Non abbiamo motivo di riconoscere l’Autorità Palestinese come Stato separato in questo momento”, ha detto Scholz, ricordando che l’obiettivo era quello di trovare “un accordo negoziato tra Israele e Palestinesi per una soluzione a doppio senso”.

“Ma oggi siamo lontani da questo”, ha detto il leader in una conferenza stampa a Berlino.

Il rischio di scontri tra attivisti e polizia è altamente probabile. Possiamo aspettarci reazioni forti e violente da entrambi gli schieramenti, come durante le ultime manifestazioni che hanno causato la loro parte di arresti, ferimenti ed eccessi.

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