Mentre una sparatoria a Poitiers lascia un adolescente di 15 anni tra la vita e la morte, il ministro dell'Interno Bruno Retailleau lancia l'allarme: la Francia si ritrova, secondo lui, “ad un punto critico” di fronte al traffico di droga. Questa tragedia arriva solo una settimana dopo che un ragazzo è stato gravemente ferito vicino a Rennes, in quella che promette di essere un’escalation di violenza senza precedenti.
In viaggio a Rennes questo venerdì, Bruno Retailleau si è recato nel quartiere di Maurepas, segnato dal recente regolamento di conti. Lì ha promesso rinforzi e ha accennato alla creazione dell'Unità investigativa nazionale per combattere la piaga del traffico di droga. “La Francia è in fase di messicanizzazione”ha detto, descrivendo l'emergere di «narco-enclavi» che, secondo lui, minacciano addirittura la sovranità dello Stato.
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Queste parole forti illustrano la determinazione del ministro ad intensificare la lotta contro la droga. In particolare, è favorevole all'aumento delle multe forfettarie contro i consumatori e spera che il governo adotti le proposte della commissione d'inchiesta senatoriale. Un disegno di legge è pendente anche al Senato, con la speranza che venga votato nei prossimi mesi.
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“Sta diventando sempre peggio. Prima era notte; adesso è tutto il giorno. Fanno quello che vogliono. »
Nel quartiere di Maurepas, dove la violenza legata al traffico di droga è diventata onnipresente, i residenti esprimono la loro stanchezza. Nadège, residente, testimonia: “Sta diventando sempre peggio. Prima era notte; adesso è tutto il giorno. Fanno quello che vogliono. »
A Poitiers, dove un'adolescente si trova tra la vita e la morte dopo una sparatoria giovedì sera, la violenza ha assunto proporzioni allarmanti: diverse centinaia di persone si sono scontrate, causando diversi feriti gravi. A Valencia, anche un uomo sui vent'anni sta lottando per la sua vita dopo essere stato colpito alla testa durante una sparatoria. In tutti questi casi, la droga sembra essere al centro di queste tragedie.
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Tra i tre e i sei miliardi di euro l’anno
Di fronte all'aumento della tratta, Bruno Retailleau vuole portare avanti questa lotta “a livello di una causa nazionale”come la lotta al terrorismo. Con un traffico che genera dai tre ai sei miliardi di euro all'anno, il ministro intende mobilitare tutto il potere dello Stato per “rompere l'ecosistema” del narcotraffico.
La prossima settimana, Bruno Retailleau si recherà a Marsiglia con Didier Migaud, ministro della Giustizia, per annunciare nuove misure in una città dove la violenza legata alla droga sta raggiungendo livelli drammatici, con adolescenti reclutati come sicari. Per Bruno Retailleau questa lotta va combattuta “fino alla fine”in ogni distretto, per preservare la sicurezza e l'integrità della Francia.