Dimissioni a cascata al consiglio comunale di Lussac

Dimissioni a cascata al consiglio comunale di Lussac
Dimissioni a cascata al consiglio comunale di Lussac
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“Non c’è fiducia”. Jean-Michel Mamert e Claude Delaire, eletti dissidenti nella lista di maggioranza, Nathalie Forestier, Didier Gatinel e Dominique Lagarde, eletti all’opposizione, hanno presentato mercoledì 22 maggio la loro lettera di dimissioni…

“Non c’è fiducia”. Jean-Michel Mamert e Claude Delaire, eletti dissidenti della lista di maggioranza, Nathalie Forestier, Didier Gatinel e Dominique Lagarde, eletti all’opposizione, hanno presentato mercoledì 22 maggio la loro lettera di dimissioni alla sottoprefettura di Libourne e sono stati anche inviato al sindaco di Lussac, Dorothée Breton. Hanno giustificato la loro decisione con un documento provocatorio distribuito nelle cassette della posta del comune.

La città vive da quattro anni una vita politica tesa. “Siamo alla fine del nostro viaggio, in questo mandato iniziato nel tumulto e nella confusione di un sindaco che non era quello scelto dagli elettori”, scrivono, ricordando la cacciata di Frédéric Vauthier, capolista nel 2020, durante l’elezione a sindaco.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, spiegano, è stata l’incontro pubblico del 3 maggio. “Ci trovavamo di fronte al fatto compiuto della scelta definitiva di un progetto di ristrutturazione” di Place de la République, “un progetto da un milione di euro”. “Non possiamo più convalidare questa situazione”, continuano i dimissionari. Un simile progetto di strutturazione della vita locale deve ottenere la più ampia approvazione degli abitanti di Lussac».

Quali conseguenze?

Dorothée Breton ha ricevuto le lettere alla fine della settimana, conferma. “Ho accusato ricevuta delle dimissioni che ho trasmesso alla prefettura. Ora la procedura farà il suo corso. Nessun ulteriore commento in questo momento. » Il primo magistrato, però, ha inviato una lettera alla stampa mettendo in guardia contro i commenti “potenzialmente diffamatori e/o fuorvianti” contenuti nella lettera aperta, riservandosi di “adottare le necessarie misure legali nei suoi confronti”.

Quali saranno le conseguenze di queste dimissioni? Il consiglio comunale conta ormai solo nove consiglieri su 15. La lista di maggioranza ha esaurito tutti i suoi membri, la lista di opposizione ha ancora nove nomi disponibili.

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