Forest Nights 2024: Overseas, un programma in Guyana, Mayotte e Reunion

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Guyana

La Guyana è il più grande dipartimento forestale francese con 8 milioni di ettari, pari al 96% del territorio.. La sua biodiversità è una delle più ricche del mondo, con circa 1.500 specie di alberi che ospitano una fauna e una flora uniche. Il 9 e il 16 giugno, l’associazione Sepanguy vi invita a scoprire di notte la riserva naturale del Mont Grand Matoury attraverso la narrazione e l’osservazione naturalista. È una delle foreste periurbane meglio conservate della comunità urbana del litorale centrale.

Il Centro per la scoperta della foresta della Guyana (CEDEFOG) accoglierà il pubblico a Kourou in un sito naturale preservato che comprende foreste di terraferma, pinotière, ruscelli forestali e mangrovie. È previsto un percorso sensoriale incentrato sulle percezioni sonore del bosco di notte, un’uscita dedicata alle tecniche fotografiche notturne e una mostra fotografica che mette in risalto i pigmenti naturali del bosco, accompagnata da uno spettacolo teatrale.

L’incontro

Questo territorio è uno dei dipartimenti più boscosi della Francia, con 120.000 ettari di foresta che coprono quasi la metà della superficie dell’isola.. Il 7, 8, 9, 11, 14 e 15 giugno l’associazione Plus propone per il terzo anno consecutivo un ricco programma per (ri)scoprire le foreste dell’isola. Il 7 giugno i visitatori sono invitati nella foresta del fiume Saint-Denis che è uno dei 13 fiumi perenni dell’isola della Riunione. L’obiettivo sarà quello di scoprire, nell’arco di tre sessioni di ascolto, tutti i segreti di questo ecosistema. Lo stesso giorno, scoperto da una silenziosa passeggiata notturna del La foresta di Maïdo a Saint-Paul, che si estende per oltre 8.200 ettari e ospita specie rare.

L’8, 9 e 11 giugno, recatevi alla Makes Forest Farm, nel cuore del Parco Nazionale della Riunione, sulle alture di Saint-Louis, dove 900 ettari di questo massiccio sono stati classificati come riserva biologica per proteggere il patrimonio raro e notevole dell’isola. Vicino all’oceano, sulla costa occidentale dell’isola della Riunione, la foresta dello stagno di Saint-Paul costituisce una zona umida unica, la più estesa e meglio conservata dell’isola. Il 14 e 15 giugno il pubblico sarà invitato a un programma che unisce installazione poetica, passeggiate scientifiche e artistiche, mostra fotografica e laboratorio di pittura.

Il 15 giugno, scoperta della foresta nebbiosa di Le Tampon, santuario del bosco e degli uccelli endemici, con l’associazione Chants des Forêts. Il programma unirà arte, cultura ed educazione, con una passeggiata didattica al tramonto e una contemplazione visiva e sonora. Sempre il 15, nella foresta di Hauts-sous-le-Vent, a Trois Bassinsun massiccio forestale che si estende su più di 8.200 ettari, da 150 m a 2.900 metri sul livello del mare, e una delle ultime vestigia della foresta montana indigena degli Hauts de l’Ouest, passeggiata a fine giornata per una consultazione serata con pittura e musica popolare.

Mayotte

L’arcipelago ospita una biodiversità eccezionale su meno di 400 km2, che comprende 610 specie autoctone di piante, sette specie di mammiferi autoctoni o endemici, tra cui il lemure di Mayotte, 137 specie di uccelli, di cui 14 endemiche, e infine 18 rettili, di cui 11 endemiche. . L’8 giugno, il Mayotte Bird Study and Protection Group suggerisce di visitare il lago Karihani, l’unico lago naturale d’acqua dolce di Mayotte, a Tsingoni. Il 13 giugno, il comitato locale dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) organizza la scoperta della foresta di mangrovie della baia di Boueni a Chirongui.

Anche la Mangrove Environment Association visiterà questa mangrovia – il più grande di Mayotte, di quasi 200 ettari – a piedi o in kayak, per un’azione di sensibilizzazione alla sua conservazione e sviluppo, compresa un’operazione di pulizia. Infine, il 15 giugno, la IUCN terrà una conferenza interattiva sul complotto di Malavoune. In programma, presentazione dell’agroforestazione a Mayotte e dei suoi vantaggisia per la rigenerazione del suolo, lo stoccaggio del carbonio o il mantenimento della biodiversità, garantendo al tempo stesso l’autonomia alimentare ai Mahorai.

Il sito web di Notti nella foresta 2024

PM

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