10a edizione di 6H En Cœur: raccolti 350.000 dollari per la fondazione En Cœur

10a edizione di 6H En Cœur: raccolti 350.000 dollari per la fondazione En Cœur
10a edizione di 6H En Cœur: raccolti 350.000 dollari per la fondazione En Cœur
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Sono stati raccolti 350.000 dollari a favore della fondazione En Cœur, che quest’anno festeggia il suo 40° anniversario. L’importo finale è stato svelato nel tardo pomeriggio di sabato alla Base de plein air di Sainte-Foy al termine della decima edizione della 6 H En Cœur.

L’evento, svoltosi dall’11 al 25 maggio, mirava a completare 6 ore di camminata o corsa, da soli, in gruppo o in staffetta, al fine di raccogliere fondi per aiutare i bambini affetti da cardiopatie congenite e le loro famiglie offrendo loro diverse servizi attraverso la Fondazione.

Christine Houde, cardiologa pediatrica dell’Ospedale universitario del Quebec, Centro Madre- Bambino, ha constatato con gioia che circa 400 persone si sono riunite per concludere l’evento, che si è svolto sempre a Montreal l’11 maggio scorso.

Chi si occupa della fondazione sin dalle sue origini ritiene che sia più che mai necessario raccogliere fondi per aiutare le famiglie.

“Con il costo della vita, ci sono diverse famiglie che non riescono a farcela, quindi quando hai un bambino in terapia intensiva per due mesi ad esempio e il tuo partner deve tornare a Rimouski per prendersi cura degli altri due bambini e lavorare, è certamente non facile”, spiega.

Pagalo in anticipo

Per molti giovani il coinvolgimento nella fondazione è soprattutto un modo per restituire qualcosa.

È il caso di Samuel Beaudoin, impegnato ormai da 6 anni. Operato dopo soli 5 giorni di vita per un difetto cardiaco, ora si prepara a correre una mezza maratona. Si considera anche fortunato di poter vivere normalmente e in buona salute a 34 anni.

Samuel Beaudoin è coinvolto nella fondazione ormai da 6 anni | Credito: Nicolas St-Pierre

“Sono stati i miei genitori a beneficiare dell’aiuto della fondazione, sia in termini di ascolto che per il mio percorso e soprattutto in termini di come convivere con un bambino malato. Sono grato di avere un cuore sano oggi ed è per questo che voglio ricambiare”, ha detto al Journal.

Lo stesso vale per Julie Fallu, venuta da Saguenay-Lac-Saint-Jean. Dopo tre operazioni a cuore aperto a causa di un difetto cardiaco, ha voluto essere lì per sostenere la fondazione.

“La fondazione è così importante e volevo essere lì per sostenerla. Sono qui anche per dare speranza, dimostrando che si può vivere molto bene con un difetto cardiaco quando si ha il sostegno necessario», spiega la donna di 37 anni.

Anche se l’importo finale è stato annunciato, è comunque possibile effettuare una donazione in denaro per aiutare la fondazione nel perseguimento della sua missione visitando questo link.

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