Lary Kidd darà il via ai Montreal Francos

Lary Kidd darà il via ai Montreal Francos
Lary Kidd darà il via ai Montreal Francos
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L’eccessivo Lary Kidd è tornato: più eloquente, di più spazzatura e più assurdo che mai nel suo terzo album solista, intitolato (hold tight) Il cavallo bianco di Napoleone. Il membro fondatore dei Loud Lary Ajust, che darà il via ai Montreal Francos con due concerti al Les Foufounes Électriques, rivisita i suoi turbolenti anni vent’anni con un album venato di autoironia e ispirato al wrestler Mad Dog Vachon, alla poetessa Michèle Lalonde e al veterano New Il rapper di York Ghostface Killah.

Il cavallo bianco di Napoleone, Marengo, era infatti grigio, almeno come dipinto nel 1803 da Antoine-Jean Gros, una riproduzione della cui tela illustra la copertina dell’album di Lary Kidd.

D’altra parte, le copertine di single dall’album – il potente Parla bianco, Conosci il mio nome, Maialino (con Fléau Dicaprio) e Moishes Riopelle — sono stati creati a partire dalle foto d’infanzia del rapper. “Siamo d’accordo, le foto dei bambini sulle copertine degli album sono diventate una sorta di codice rap”, ricorda per primo Lary Kidd, citando Lil Wayne e il suo famoso Tha Carter III (2008) e Tha Carter IV (2011). La storia ricorderà ancora meglio la copertina del classico di Nas (Illmatico1994) e Pronto a morire (1994) da Notorious B.I.G. «Kendrick [Lamar] lo ha fatto anche lui, continua Lary. Non lo so, sembra che fossi lì: abbracciavo qualcosa di così classicamente rap. »

Eccoci, sì, a quasi quindici anni dalla fondazione del famoso trio Loud Lary Ajust (LLA), che tornerà anche quest’estate sul percorso dei festival, meno per evidenziare i 10e anniversario dell’uscita del suo secondo album, Volvo blu, solo per celebrare l’incrollabile amicizia tra tre musicisti che non si sono mai lasciati prima. Ajust ha prodotto il suo nuovo album. Loud in particolare ha messo le sue rime nella canzone si signorericreando questa chimica che ha reso LLA tanto successo, queste due voci così complementari, quella più calma e più controllata di Loud in opposizione al tono ruvido e ribelle di Lary.

Tuttavia, da qualche parte nelle dieci canzoni dell’album (l’undicesima, una collaborazione con il rapper francese Benjamin Epps intitolata Di cosa stai parlando, sarà considerata una canzone bonus), significa anche che c’è. Lary Kidd rappa con sorprendente moderazione, come se non avesse più bisogno di intervenire per catturare la nostra attenzione. Il testo viene consegnato senza l’urgenza che ne derivava Controlloil suo primo album pubblicato nel 2017, una direzione musicale molto tipica: ritmi ghiacciati, sintetizzatori da cinema horror, fino al campione di ballata synthpop di Così freddo – è sufficiente per rendere l’atmosfera ansiogena (riciclando in particolare vecchie minacce lanciate in TV da Mad Dog Vachon ai suoi avversari) senza che il rapper debba aggiungere uno strato.

“Apprezzo che tu lo dica”, risponde Lary. L’obiettivo era proprio quello “e in più avevo registrato alcune altre canzoni più intense, serie, più consapevoli, che alla fine non abbiamo mantenuto nell’album. L’album ha questa atmosfera, molto fluida, libera – non so se l’hai notato, ma inizia con un molto perforato [Tu connais mon nom] e si rilassa per concludere con una ballata malinconica”, Così freddo.

Nel testo, invece, Lary Kidd perde le staffe. “Questo album è un grande delirio rap”, riassume, sorridendo da un orecchio all’altro. È tecnico in termini di consegna, è tagliente, ma i testi… Sì, è comunque un inferno. »

Cacciata! i pensieri dei filosofi moderni citati nei suoi album precedenti (fan di Cioran, rappa I fantasmi della SOCAN : “Cito autori oscuri / Mi invitano a Radio-Can”). In questo nuovo album, l’MC ha più deliri di droghe pesanti, condite con il cinismo che lo conosciamo, e un tocco di provocazione, come dimostra il primo estratto Parla bianco.

È proprio la voce della sua autrice, Michèle Lalonde, che sentiamo recitare alcune strofe del suo celebre testo, frasi ovviamente tratte dal film di Jean-Claude Labrecque e Jean-Pierre Masse, La notte della poesia 27 Marzo 1970. Ma eccola qui, Lary Kidd ha un’idea in mente e preferisce parlare bianco come la polvere: “Prima di tutto, cuocilo lentamente / Imballalo nel Rio Tinto / Imballalo e impilalo / In una Renaud Twingo”. Lary Kidd trova un campo lessicale nella cocaina come ha fatto Ghostface Killah, membro del Wu Tang Clan, con il suo classico Spina di pesce (2006), un album in cui si dispiegano tesori di immaginazione per evocare la trasformazione della foglia di coca, il suo commercio e i diversi modi di utilizzarla.

“Questo tipo di storia supporta la vanteria” che fa parte dell’immaginario hip-hop, ritiene l’MC. “Questi testi mi fanno prendere in giro la mia stessa storia”, da Parla bianco precisamente, poi avanti I fantasmi della SOCAN : “Fratello, immagina [si] Avevo mille piastre per ogni volta che pronunciavo la parola “cocaina” / Non guiderei una Volkswagen”.

“Siamo realistici”, spiega. Ho 36 anni. Ho una bionda. Ho un’azienda di abbigliamento [OFFICIEL, fondée en 2016]. Ho un cane ! Oggi lo sono un po’ uomo d’affari. Quindi, se qualcuno vuole credere che sto spaccando televisori nelle camere d’albergo mentre sniffo MDMA, che ci creda. Queste canzoni mi nascondono dietro un personaggio. » Ancora in parte ispirato da una vecchia vita, suggerisce Parla bianco : “Tutte queste chiacchiere / È solo una narrazione / Quando ero povero / ero stufo di avere più soldi”, rappa in questo mix di inglese e francese che fa eco alla poesia di Lalonde, a cui Lary Kidd afferma di rendere omaggio.

“Quello che dico mi riporta a una giovinezza folle”, riassume. Quello che ho passato, da dove vengo, con chi sono cresciuto, cosa stavano facendo questi ragazzi, mescolato con ciò che osservo. Ma non c’è fantasia, né glorificazione: quando voglio denunciare qualcosa, lo faccio in modo non letterale e sempre con una dose di cinismo. […]. È davvero solo un crogiolo di ciò che assorbo. »

Immagini sicuramente forti, anche un po’ cliché, come le foto dei bambini sulle copertine di separare —, intervallate da testimonianze schiette o semplicemente comiche: “Spremo la scoreggia come uno straccio / Sanguino l’etichetta come un maiale / Ottengo la mia scala colore / Guadagno stupidi soldi, chiamatemi borsone niochon”, rappa Lary Maialino, duo con Fléau Dicaprio, giovane MC in ascesa sulla scena di Montreal.

“Fléau è un ottimo MC che sta migliorando visibilmente”, illustra Lary. Sul palco riesce a galvanizzare il pubblico, ecco perché aprirà i miei concerti al Francos. Ma è anche un ragazzo Freddo che mi somiglia un po’. Come ? È un delinquente, come me, ma allo stesso tempo molto sensibile e intelligente. »

Il cavallo bianco di Napoleone

Lary Kidd, Coyote Records. Disponibile dal 31 maggio. Lary Kidd sarà in concerto al Foufounes Électriques il 13 e 14 giugno, nel cartellone dei Francos de Montréal. Il forte Lary Ajust farà il suo tour dalle 10e anniversario di Blue Volvo al festival La Noce Saguenay (4 luglio), al Festif! a Baie-Saint-Paul (20 luglio) e al Drummondville Poutine Festival (22 luglio).

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