Sciopero dei controllori del traffico aereo: domenica, come sabato, le compagnie dovranno cancellare il 70% dei voli a Parigi-Orly

Sciopero dei controllori del traffico aereo: domenica, come sabato, le compagnie dovranno cancellare il 70% dei voli a Parigi-Orly
Sciopero dei controllori del traffico aereo: domenica, come sabato, le compagnie dovranno cancellare il 70% dei voli a Parigi-Orly
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Logica. Se poche ore fa la Direzione generale dell’aviazione civile (DGAC) ha annunciato che lo sciopero dei controllori del traffico aereo previsto per questo fine settimana costringerà le compagnie a cancellare il 70% dei voli a Parigi-Orly questo sabato, lo stesso sarà per domenica. Si chiede agli operatori aerei una “riduzione del 70%” dei voli per il “26 maggio”, si legge in un “avviso per missioni aeree” (NOTAM) pubblicato dalla Dgac.

Il governo ha deplorato questo nuovo sciopero, un mese dopo la firma dell’accordo salariale con i controllori del traffico aereo. “Deploro il comportamento di alcuni agenti a livello locale, che rifiutano di riconoscere la legittimità di un accordo maggioritario e ne fanno pagare il prezzo ai passeggeri. Faccio appello alla loro responsabilità”, ha reagito questo pomeriggio il ministro delegato dei trasporti Patrice Vergriete in una dichiarazione scritta all’AFP. Per il ministro, il “dialogo sociale” ha permesso di raggiungere alla fine di aprile “un accordo equilibrato per sostenere la modernizzazione del nostro controllo del traffico aereo”.

L’Unsa-Icna, il secondo sindacato rappresentativo dei controllori del traffico aereo (17% nelle ultime elezioni professionali), ha indetto uno sciopero per chiedere “personale adeguato”, secondo quanto non garantito dall’accordo firmato a fine aprile tra la DGAC e il principale sindacato dei controllori, la SNCTA (60% dei voti).

Avviso di sciopero dal 23 al 30 maggio

“I nostri dirigenti persistono, per Orly, nell’avarizia e nei calcoli da farmacista che ridurranno rapidamente le squadre alla penuria di personale”, afferma l’Unsa-Icna in un volantino. Secondo l’organizzazione sindacale, l’accordo firmato all’ultimo minuto a fine aprile non risolve il problema della “sotto organico” che si profila a Orly entro il 2027.

Questo accordo sulle misure di sostegno, in particolare salariale, per la prevista revisione del controllo del traffico aereo in Francia era stato respinto dall’Unsa-Icna, così come dal terzo sindacato rappresentativo, Usac-CGT, che aveva mantenuto uno sciopero con preavviso per aprile 25. Questo movimento ha comportato la cancellazione di diverse migliaia di voli in Francia e in Europa.

Parallelamente alla mobilitazione dell’Unsa-Icna a Orly, l’Usac-CGT ha proclamato uno sciopero dal 23 al 30 maggio per protestare specificamente contro l’indebolimento della “rete territoriale” prevista dal sindacato dalla riforma del controllo aereo.

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