Senegal, un’amministrazione adattata allo spirito dei tempi (di Papa Ibrahima Diassé)*

Senegal, un’amministrazione adattata allo spirito dei tempi (di Papa Ibrahima Diassé)*
Senegal, un’amministrazione adattata allo spirito dei tempi (di Papa Ibrahima Diassé)*
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Sono giovani o addirittura troppo giovani per la maggior parte; simbolo di un nuovo dinamismo, per una migliore distribuzione delle nuove energie. Questi nuovi leader disinibiti vogliono dimostrare la fiducia riposta in loro e quindi portare con orgoglio il peso di un Paese pieno di speranza. Consapevoli del proprio ruolo nella nomenclatura statale, questa nuova ondata di giovani dirigenti sta attirando molta attenzione.

Nominando un giovane alla sua guida, il Senegal mostra la voce da seguire per tutta l’Africa, un continente composto principalmente da giovani tra i 15 e i 35 anni.

Sulla base di questa osservazione, il presidente Bassirou Diomaye Faye sceglie i giovani per guidare il suo governo. Nuovi ambasciatori di una repubblica vista ormai in modo diverso nel mondo e che deve svolgere appieno il suo ruolo di locomotiva.

Non per niente la presidente Nana Akoufo del Ghana, parlando con il presidente Bassirou Diomaye Faye, durante la visita di quest’ultimo ad Accra, gli ha detto: “Da quando sei stato eletto, tutti i giovani del Ghana vogliono diventare presidente. Hai dato a tutti loro l’ambizione presidenziale. “È un esempio molto positivo”.

E così oltre al notevole ricambio generazionale in atto, è l’intera amministrazione senegalese a offrirsi un improvviso flusso di ossigeno e a dotarsi di nuove vesti. Si rinfresca e si ridisegna.

È chiaro che l’era dei vecchi politici è finita e ha lasciato il posto al tempo della gioventù competente e qualificata, della gioventù attiva senza complessi, della prossima generazione consapevole delle sfide e dei problemi del mondo di oggi e capace di affrontare qualsiasi situazione con destrezza. Dobbiamo trovare lì un enorme successo democratico, ma anche uno sviluppo sociale e professionale di una società in cambiamento e orientata al futuro.

Anche se è molto presto per giudicare il loro operato, è comunque importante notare la motivazione che manifestano con modestia ma anche la serenità e la speranza che suscitano nella gente.

Da notare che, lungi dal frastuono che abbiamo vissuto quando siamo entrati in carica con la presenza di famiglie, persone care, griot, la maggior parte di loro si è messa subito al lavoro nella più perfetta sobrietà. È il segno di un impegno chiaro e di una reale volontà di andare verso l’essenziale.

Fortunatamente, sono dotati della furia di servire la Nazione e tutti portano, nella misura in cui lo sono, una parte di responsabilità per tutte le promesse del famoso progetto acclamato dai senegalesi.

Ministeri, direzioni e persino aziende generali ovunque, questi nuovi volti si presentano con grande fiducia ed entusiasmo. Sonkos bis direi, che si stanno diffondendo in ogni ente dell’amministrazione.

Su una linea di notevole costanza, hanno combattuto al fianco di Pastef a proprio rischio, a volte a rischio della propria vita, ma nonostante ciò si sono opposti per essere gli scudi senza compromessi del progetto fino a portarlo al potere.

Non c’è dubbio che siano ricalcati sullo stato d’animo di Pastef, simbolo di resilienza e perseveranza, di valore e coraggio ma anche e soprattutto di rettitudine nell’esclusivo interesse della Nazione.

Più che semplici profili, le nomine del presidente Faye evocano un cambio di paradigma, una riconfigurazione completa e drastica che mira a un obiettivo di governance chiaramente definito.

Ora è il momento giusto per:

-promuovere il ricambio generazionale, attraverso degni ambasciatori del Paese capaci di cogliere le sfide.

-evidenziare la trasparenza e la democrazia partecipativa in ogni struttura per far emergere proposte diverse e diversificate che possano aiutare lo Stato nel cammino verso una governance inclusiva.

-mettere in risalto l’efficienza della gestione, essa stessa focalizzata sui risultati, per evitare che in Senegal d’ora in poi tutte queste relazioni dubbie alla fine della missione, la perdita di diversi miliardi e di tempo come avviene attualmente.

La democrazia è anche il coinvolgimento di tutti alla base per irrigare di idee e di iniziative tutti i progetti dell’amministrazione centrale. Guidare le prossime fasi di crescita e consolidamento del Senegal emergente richiede inevitabilmente rigore, una gestione efficace e il talento di questi giovani impegnati.

Le caratteristiche del mondo contemporaneo e la rapida evoluzione delle società rendono pressante la necessità di avere leader competenti, consapevoli delle sfide della crescita e delle aspirazioni delle popolazioni.

Gli Stati che hanno avuto più successo hanno leader sufficientemente rigorosi e dedicati a garantire che tutte le funzioni di base siano svolte con trasparenza, equità e rispetto delle leggi e dei regolamenti.

*Papa Ibrahima Diasse

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