Hockey su ghiaccio: a metà il lavoro è stato fatto dalla Svizzera

Hockey su ghiaccio: a metà il lavoro è stato fatto dalla Svizzera
Hockey su ghiaccio: a metà il lavoro è stato fatto dalla Svizzera
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Dopo 4 vittorie in altrettante partite, la Svizzera si prenderà una giornata di riposo

ATS

Con 11 punti su 12 possibili e quattro vittorie in altrettante partite, la Svizzera ha finora compiuto la sua missione. Adesso si prenderà un giorno libero.

“Adesso possiamo essere un po’ più rilassati”. Senza ammetterlo, Patrick Fischer ha tuttavia riconosciuto in una frase che queste quattro vittorie per la squadra svizzera hanno avuto un effetto positivo e che hanno alleviato un po’ la pressione dalle spalle di tutti. “Ma non abbiamo ancora vinto nulla”, scivola Andrea Glauser, come a ricordarci che non esiste un titolo assegnato alle squadre che hanno vinto le prime quattro partite della fase a gironi.

E già menzionare i quarti di finale è la certezza di imbattersi in un allenatore che non vuole proiettarsi troppo in avanti. “Non siamo ancora arrivati”, precisa Fischer. Lo prendiamo giorno per giorno. Queste quattro vittorie infondono naturalmente un buon feeling all’interno della squadra, ma dobbiamo ancora crescere come squadra. Ogni giorno.”

Giovedì tempo libero

Lo Zougois dovrà gestire il suo gruppo e non tirare troppo. Questo è sicuramente il motivo per cui giovedì i giocatori avranno tempo libero. “Non esiste un programma per i giocatori”, ammette. E’ importante per la testa. La sera andremo a mangiare tutti insieme e venerdì ci ritroveremo sul ghiaccio per preparare il weekend e i duelli contro Danimarca e Canada.

Parlando con i giocatori, vedono queste prime quattro partite come un passo avanti. “Lo consideriamo come un primo tempo finito”, spiega il difensore dell’LHC Andrea Glauser. Poi ci saranno tre partite sabato, domenica e martedì. Lì dovremo fare un passo avanti e migliorare. Analizzeremo il video e vedremo i punti da correggere, perché ce ne sono sempre.

Un altro punto sottolineato dai friborghesi è il fatto che la Svizzera ha dovuto lottare in ogni partita. “Ci si sente bene”, conclude. Perché queste partite erano dure e ogni volta dovevamo puntare alla vittoria”.

ats


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