In giro per il Monte Bianco dopo un problema cardiaco, la sfida portata avanti dai pazienti di HUG – rts.ch

In giro per il Monte Bianco dopo un problema cardiaco, la sfida portata avanti dai pazienti di HUG – rts.ch
In giro per il Monte Bianco dopo un problema cardiaco, la sfida portata avanti dai pazienti di HUG – rts.ch
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La ripresa dell’attività fisica dopo un intervento al cuore è essenziale. Per incoraggiare tutto ciò, un team di dieci operatori sanitari degli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG) accompagna alcuni dei loro pazienti in un giro a piedi del Monte Bianco, un’esperienza straordinaria per aiutarli a ritrovare la loro fiducia.

Portare 30 persone che hanno subito un intervento al cuore a fare il giro del Monte Bianco: questo progetto inizialmente sorprendente è stato realizzato dieci anni fa all’HUG grazie al sostegno della sua fondazione privata. L’obiettivo è “creare eventi emblematici per trasmettere un messaggio di speranza”, ha spiegato domenica alla RTS il cardiologo Philippe Meyer.

Affrontare una sfida del genere dopo un evento cardiaco comporta un profondo sconvolgimento nel tuo stile di vita. Questo cambiamento nello stile di vita deve essere messo in pratica a lungo termine, come spiega la fisioterapista Line Rodriguez.

Il ritorno alla forma inizia prima con l’uscita dall’ambiente ospedaliero, poi con la ricerca della fiducia nel proprio cuore, spiega Edouard Laré, anche lui fisioterapista dell’HUG. Una tale spedizione rappresenta una “consacrazione” per le persone che hanno recuperato bene fisicamente, aggiunge.

Percorso di 170 chilometri

Il Giro del Monte Bianco rappresenta un percorso di 170 chilometri, compresi 9.000 metri di dislivello, effettuato in 9 giorni dai trenta pazienti e dai 10 membri dello staff medico che li accompagnano.

“È qualcosa che non sperimentavo da molto tempo, il fatto di poter camminare così, sopportare, respirare senza soffiare”, spiega Christophe Chemtob. “È libertà”, considera il paziente.

Questo progetto “è un’esperienza magnifica, persino indimenticabile”, afferma Périclès Magalhaes de Oliveira, istruttore sportivo del dipartimento di riabilitazione cardiaca. La sensazione è condivisa dalla guida alpina della squadra, che si dice stupita: “Tra queste persone, il più debole sta con il più forte e siamo tutti insieme”.

Reportage televisivo: Chloé Steulet

Web di adattamento: mera

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