“Sorveglianza continua”: quali sono le norme che disciplinano le uscite scolastiche?

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Mercoledì a Vielsalm una bambina di 2 anni e mezzo è scomparsa per 4 ore. Fortunatamente è stata ritrovata illesa. L’occasione per prendere visione delle norme che regolano le gite scolastiche.

Una caccia al tesoro, un’esperienza di risveglio per gli studenti e un momento che richiede tutta la vigilanza dei due insegnanti. Il parco Louve a Saint-Vaast è grande, più di due ettari. Contare i bambini è un’ossessione durante le uscite. “È un automatismo“, afferma Christophe Cogniaux, insegnante della scuola Saint-Martin di Leval-Trahegnies. “Penso che per la maggior parte degli insegnanti sia radicato in loro non appena lasciano la scuola. Contiamo il numero degli studenti, controlliamo che ci siano tutti, senza sosta.

Obblighi a seconda del numero di studenti

La classe della scuola dorme sul posto, quindi sono necessari almeno due accompagnatori per un massimo di 25 studenti, poi uno in più per gruppi di 10.

Per le uscite brevi queste norme non sono vincolanti ma nulla è improvvisato. Questo viaggio è stato preparato per sei mesi. “Ci sono i piccoli che non sono consapevoli del pericolo ma abbiamo i grandi“, dice Coralie Calderone, insegnante. “Questa è anche la forza del nostro gruppo classe, loro sono lì per sorvegliare i più piccoli e prenderli per mano.

Ritorno al centro di accoglienza che conta 2600 pernottamenti all’anno. L’infrastruttura è controllata con rigide misure di sicurezza. “Gli edifici sono completamente sicuri“, afferma Anne Pagani, la direttrice del centro di accoglienza. “Salvo evacuazioni o incendi, gli edifici sono sempre chiusi, c’è un portiere che è qui stabilmente, più ovviamente il personale di supporto sempre presente per i bambini.

Presente e vigile giorno e notte, è necessario anticipare e mantenere in ogni momento i possibili contatti con la scuola e i genitori. “Bisogna avere sempre l’orecchio attento, la porta socchiusa se c’è il minimo problema con i bambini, una supervisione sempre continua“, spiega Coralie Calderone.

In caso di problemi è responsabile l’amministrazione scolastica. Fin qui tutto bene, la lezione partirà domani con la testa piena di ricordi.

gita scolastica

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