Manica. “Partiti” privati ​​della sede con decreto prefettizio

Manica. “Partiti” privati ​​della sede con decreto prefettizio
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Ludivine Laniepce

pubblicato su 10 maggio 2024 alle 20:20

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Come ci è stato comunicato nei giorni scorsi, il prefetto della Manica ha vietato, con decreto prefettizio, qualsiasi “raduno festivo non autorizzato di carattere musicale” dal 7 al 13 maggio 2024 in tutto il dipartimento.

Questi raduni spesso non dichiarati, chiamati rave party, free party o addirittura teknival, riuniscono ogni anno migliaia di “teufeurs” attorno alla cultura techno, ai quattro angoli della Francia.

“Weekend lungo” e “contesto”

Si stava preparando un incontro del genere nella Manica? Su richiesta, la prefettura della Manica ha precisato che ordini di questo tipo erano già stati emessi in passato “non appena siamo venuti a conoscenza di informazioni su un possibile evento di questo tipo nel dipartimento”. Spiega di aver preso questa decisione “tenendo conto del lungo weekend” e della “storia dei rave party nel dipartimento in questo periodo”.

Su tutte le strade della Manica è inoltre vietata la circolazione di “qualsiasi veicolo che trasporti apparecchi di radiodiffusione musicale amplificati destinati ad un raduno festivo di carattere musicale non autorizzato”.

Manifestazione a Cherbourg

Un mese prima, un centinaio di “teufeurs” avevano manifestato nelle strade di Cherbourg per difendere la loro libertà di riunione e denunciare “i mezzi repressivi” dello Stato.

“Il movimento techno è in declino”, ha spiegato Quentin, uno degli organizzatori, nelle nostre colonne. C’è troppa repressione quando ci riuniamo. I decreti prefettizi piovono sistematicamente sulle nostre manifestazioni. Ciò che vogliamo è più flessibilità nella legge, è essere riconosciuti come cultura e movimento, sono più incontri attorno alla musica techno. Troppi i rimproveri, troppi i sequestri di attrezzature durante le feste gratuite. »

Sostenuta quel giorno a livello locale dall’associazione Drak’hard Events, questa manifestazione ha risposto all’appello nazionale del collettivo Tekno Anti Rep a marciare in tutta la Francia. Gli organizzatori della manifestazione di Cherbourg non hanno voluto commentare questo nuovo decreto prefettizio. “È come al solito…” si rammaricano.

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