In Senegal, una Scuola di sinodalità per approfondire il sinodo

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“Mettere in pratica la sinodalità: ascoltare per comprendere e accogliere, discernere per camminare e agire insieme”, è il tema del seminario in corso a Dakar, nel quadro della “Scuola di sinodalità”, organizzato dalla religiosa senegalese Anne Béatrice Faye . Dal 10 al 12 maggio, 79 partecipanti, uniti ad altri online, si confronteranno a partire dalla prima sessione del sinodo, per preparare le chiese locali alla seconda fase del sinodo sulla sinodalità.

Stanislas Kambashi, SJ – Città del Vaticano

La “Scuola di sinodalità” è un’iniziativa che mira ad aumentare la comprensione di cosa sia il processo sinodale a livello locale. L’idea, spiega suor Faye, è nata dopo la partecipazione alla prima sessione del Sinodo sulla sinodalità nell’ottobre 2023. Tornata a casa, la suora senegalese si è poi chiesta”come posso garantire che il mio popolo, cioè la mia Chiesa locale, possa fare l’esperienza che io ho avuto la grazia di fare a livello di Chiesa universale?“, riferisce. Ha quindi creato uno spazio, il cui obiettivo primario era quello di consentire una buona accoglienza del Relazione di sintesi pubblicato a fine lavoro. Il metodo adottato per raggiungere questo obiettivo è quello della conversazione nella mente.

Diverse attività sono già state organizzate, tra cui cinque webinar e un incontro online in forma di forum, seguendo la proposta della Segreteria Generale del Sinodo che suggeriva di istituire tali spazi nelle Chiese locali. I temi sviluppati sono ripresi dallo stesso Rapporto e sono presentati da relatori che hanno partecipato alla prima fase del Sinodo sulla sinodalità e da altri provenienti da diverse aree di competenza.

A seguire la suora senegalese Anne Béatrice Faye

In ascolto dello Spirito Santo, in ascolto reciproco delle grandi domande che sorgono nella Chiesa universale e in quella africana

Anche l’incontro in corso di organizzazione rientra nella stessa logica, quella di vivere l’esperienza del sinodo e soprattutto di sperimentare l’ascolto reciproco, indica suor Faye. Questa conversazione si concentrerà su “porre le domande che il popolo di Dio si pone oggi attraverso le Chiese locali“, ha chiarito, stimando che”è davvero un evento importante che ci permette poco a poco di vivere, di sperimentare ciò che vive la Chiesa oggi“.

Per questo professore di filosofia, “les gens attendent vraiment de pouvoir expérimenter cette dimension de l’écoute, l’écoute mutuelle, l’écoute des grandes questions que se pose aujourd’hui l’Afrique, l’écoute des grandes questions que se pose le monde et l’Église Oggi“. Tale ascolto dello Spirito Santo è necessario per la missione, perché “tutto è orientato alla missione“.

Suor Faye crede che la grande domanda che dobbiamo porci è cosa ci insegna lo Spirito oggi per rispondere meglio alla missione evangelizzatrice. Secondo lei, è questa domanda che attraversa, dall’inizio alla fine, tutta l’esperienza sinodale che viviamo nel cuore della Chiesa. Questo seminario è quindi un’occasione per realizzare ciò che il processo sinodale genera come esperienza, come novità, come apertura in vista della missione.

Partecipanti da paesi africani e non solo

Mentre i precedenti incontri erano organizzati online, questa volta il seminario si svolge in presenza, nella capitale senegalese, per vivere meglio il processo sinodale. Le persone invitate a partecipare hanno mostrato grande interesse, riferisce la suora dell’Immacolata Concezione di Castres. Tra i 79 partecipanti ci sono suor Nathalie Bacquart, sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, e il gesuita burkinabè Paul Béré, professore di Bibbia a Roma e membro della commissione teologica preparatoria del Sinodo sulla sinodalità. Sono presenti anche diversi rappresentanti da Senegal, Burkina Faso, Mali, Costa d’Avorio, Benin, Gabon, Camerun, Repubblica Centrafricana e Ghana.

Suor Faye ha anche espresso gioia per la presenza dei partecipanti provenienti dalla Mauritania, un paese musulmano con una piccola minoranza cristiana. L’unica diocesi del Paese, Nouackchott, ha appena avuto un nuovo vescovo, mons. Victor Ndione, di origini senegalesi. Online interverranno il cardinale Cristobal Lopez Romero, arcivescovo di Rabat, Marocco, Claire Gérard, dalla Svizzera, e Christian Joly, suora francese, che condividerà la sua esperienza sulla questione legata al Femminile.

Per un rinnovamento della comprensione e della pratica della sinodalità

Riguardo ai risultati attesi, Suor Faye dichiara che “è allo stesso tempo un desiderio e un sogno che ogni partecipante lascia ispirato e rinnovato nella comprensione e nella pratica della sinodalità nella Chiesa“. Il suo augurio più ardente è che si creino scambi fruttuosi, condivisione di esperienze e riflessioni approfondite”portare ad una consapevolezza collettiva dell’importanza della sinodalità nella nostra missione evangelizzatrice oggi“.

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