Commemorazioni 8 maggio: “È un onore”, Georgette 76 anni, alfiere della Dordogna

Commemorazioni 8 maggio: “È un onore”, Georgette 76 anni, alfiere della Dordogna
Commemorazioni 8 maggio: “È un onore”, Georgette 76 anni, alfiere della Dordogna
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Se il settantenne è troppo giovane per aver vissuto la Seconda Guerra Mondiale, tutti i suoi ricordi sono immersi nella storia della sua famiglia. Sono passati ormai sei anni da quando Georgette è subentrata a suo cugino Ulysse, soprannome, as portabandiera per l’ANACR, l’associazione dei veterani e degli amici della Resistenza in Dordogna. Anche quest’anno gli renderà omaggio durante la cerimonia dell’8 maggio a Blis-et-Born.

Maniglia sulla spalla destra, imbracatura sul fianco destro, Georgette va a prendere la bandiera che tiene al caldo nella sua stanza degli ospiti. “Non si potrebbe rovinarlo! È un tessuto bellissimo, le frange sono cucite con filo d’oro.” Difficile sapere quanto pesa, ma una cosa è certa “è pesante!” dice Périgourdine. Ma l’alfiere appollaiato sulle sue piccole scarpe da ginnastica nere e argento le tiene la schiena dritta come dovrebbe. “È un onore per me”, sorrise. Femminista confessata, Georgette difende in particolare le sue donne resistenti dimenticate dalla Storia.“Possiamo fare le cose come gli uomini! Senza di noi non ci sarebbe più un portabandiera a Blis-et-Born. Molti combattenti della resistenza sono rimasti all’ombra dei loro mariti.”

Nonna Léontine, eroina di Georgette

Questo ruolo è anche un modo per perpetuare la memoria familiare. Nel 39-45, sua nonna Léontine, tanto cara al suo cuore, aveva nascosto degli ebrei nella stessa casa dove vive oggi Georgette. Finché un giorno la Gestapo non si presentò a casa loro. “Hanno dato fuoco alla casa che fu rasa al suolo in quel momento”, racconta a Georgette attraverso una storia che ha sentito durante la sua infanzia. Ma fortunatamente quel giorno non c’era nessuno. I suoi antenati quindi salvarono vite umane “Ma non hanno mai ricevuto la medaglia dei Giusti”, sospira Georgette. D’altro canto, suo cugino Sylvain, alias Ulisse con il suo pseudonimo, poté essere decorato come alfiere. “Era un combattente della resistenza per il campo Mercédes nella città di Bassillac… Ma non ha mai parlato di quello che aveva fatto lì,” mette in relazione il discendente. L’emozione aumenta nella sua voce. “Ho una fitta al cuore.”

Ulisse è ormai deceduto. D’ora in poi, affinché nessuno la dimentichi mai, Georgette, ogni 8 maggio, la indossa guanti bianchi e il suo berretto. In Dordogna, le cerimonie vengono organizzate quasi ovunque, in particolare a Périgueux. Appuntamento alle 11:30 all’Esplanade du Souvenir, Allées de Tournir.

#French

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