Giovedì sera sono stati condannati un venditore di automobili e il direttore di un centro di revisione tecnica automobilistica.
Sono le 22,15 di questo giovedì 10 ottobre quando la decisione cade davanti al tribunale penale di Nîmes presieduto da Jérôme Reynes. C’è confusione in tribunale a quest’ora tarda perché la polizia ha appena arrestato un venditore di automobili. Dopo un’udienza durata sette ore, è stato giudicato colpevole di due casi di traffico di contachilometri automobilistici.
Mohamed B, di circa quarant’anni, è stato condannato a 5 anni di reclusione accompagnato da un mandato di ricovero. È recidivo da quando è stato condannato per reati simili nel 2020. Inoltre, gli è stato vietato permanentemente di lavorare nel commercio automobilistico e non ha più il diritto di gestire un’impresa. Dovrà pagare una multa di 20mila euro e nei prossimi mesi è prevista l’udienza di parte civile per l’eventuale rimborso delle parti civili. Quasi 100 persone sono state vittime delle azioni di questi truffatori.
Se la “truffa” è stata possibile è stato grazie alla complicità del direttore di un centro di revisione tecnica, un certo Ali D. Il chilometraggio dei veicoli venduti a privati è stato falsato. “Durante gli accertamenti sono emersi problemi con due controlli tecnici: il secondo aveva meno chilometri del primo!”riassume il presidente Reynes. Ad esempio, un veicolo con 220.000 chilometri è stato venduto con un chilometraggio visualizzato e quindi distorto di 159.000 chilometri.
Ali D, il “responsabile” del controllo tecnico, circa trent’anni, è punito con 3 anni di reclusione con due anni di sospensione condizionale. Ha l’obbligo di risarcire le vittime e pagare una multa di 5mila euro. In questo caso gli imputati in totale per atti dal 2018 al 2021 erano quattro. Due uomini sono stati assolti.
