Nuovo evento dedicato ai prodotti tipici del Vallese

Nuovo evento dedicato ai prodotti tipici del Vallese
Descriptive text here
-

Diverse centinaia di persone si sono riversate sabato nel campus dell’Università di Losanna (UNIL) per sostenere gli studenti che si stanno mobilitando per la causa palestinese. Riunioni generali, workshop, yoga, musica e discussioni hanno scandito la giornata.

Da giovedì l’atrio dell’edificio Geopolis è occupato da un gruppo di studenti che chiedono il boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane e un cessate il fuoco immediato a Gaza. Hanno ottenuto il diritto di restare fino al tardo pomeriggio di lunedì, quando dovrà tenersi un nuovo incontro con il rettorato.

Nel campus, bandiere palestinesi e striscioni vari segnalano l’occupazione dei locali e ricordano le rivendicazioni degli studenti. Il momento clou della giornata è stato un raduno che ha attirato sul posto circa 400 persone. Si è svolto in un’atmosfera rilassata, con i partecipanti rimasti all’esterno dell’edificio.

Insegnanti di supporto

“Gaza, l’UNIL è con voi” e “Abbasso l’apartheid israeliano” hanno scandito i partecipanti, tra due discorsi. Successivamente terrà una conferenza Joseph Daher, visiting professor dell’UNIL. Accoglie con favore la mobilitazione degli studenti che “sono indignati per qualcosa che è inaccettabile, un genocidio”, dice.

Anche un secondo professore, il sociologo Olivier Fillieule, fornisce il suo sostegno, ricordando “che l’obiettivo degli insegnanti è trasformare gli studenti in cittadini”. Egli chiede all’Università “totale trasparenza” sulle collaborazioni con le istituzioni israeliane, richiesta ripresa in una lettera indirizzata al management e che il personale dell’Unil è invitato a firmare.

Disponibilità al dialogo

L’insegnante apprezza l’atteggiamento del rettorato che ha mostrato “almeno per il momento” una volontà di dialogo, a differenza dell’EPFL. Questo rischia infatti di sospendere l’associazione Polyquity, a causa di un convegno ritenuto “di parte”. Diversi relatori hanno chiesto alla Haute Ecole di riconsiderare la sua posizione.

All’interno di Geopolis la vita è organizzata. Gli studenti tengono due assemblee generali al giorno per prendere decisioni. I divani sono stati spostati al piano terra. Nell’atrio si trovano tre piccole tende grigie e una stanza con materassi funge da dormitorio, spiega un portavoce. Alcuni si preparano a trascorrere una terza notte sul posto.

Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonte: ats

-

PREV Allerta meteo: forti piogge nell’estremo nord-est fino al pomeriggio
NEXT Véronika Loubry e il suo libro “La vita mi riserva molte sorprese” edito da Leduc