PROGRAMMA ACCESSO AL TETTO: SOLO 2MILA ABITAZIONI SU 100MILA REALIZZATE SECONDO IL CISEN

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Il Senegal Real Estate Club (Cisen), che spera di sostenere i senegalesi nella politica di accesso agli alloggi, sta cercando di trovare la formula giusta per ridurre i costi dei materiali e dei terreni, che rendono i prezzi esorbitanti.

Il progetto da 100mila alloggi presenta difficoltà di attuazione. È quanto emerso dal forum organizzato ieri dal Cisen (Senegal Real Estate Club) per discutere il problema dell’accesso all’abitazione, al finanziamento per gli acquirenti, cioè come diventare proprietario di un immobile in Senegal.

“L’osservazione è che ciò non sta accadendo alla velocità prevista. È iniziato 5 anni fa, ma in questi 5 anni sono state realizzate solo 2mila unità abitative su un programma previsto di 100mila”, rivela Marième Ngom, presidente del Senegal Real Estate Club. Prima di chiedersi: “Cosa blocca il progetto? Perché non possiamo implementare questo programma?” Secondo il punto di vista degli sviluppatori, risponde alle sue stesse domande, ci sono difficoltà legate all’alto costo dei materiali, all’accesso alla terra e al costo di produzione degli immobili.

Ma per risolvere questa equazione, Marième Ngom ritiene che sia necessario un dialogo tra gli attori del settore privato nazionale e lo Stato, al fine di sviluppare i meccanismi messi in atto. Il Cisen pensa quindi a un incontro con le autorità per vedere “come stabilire un rapporto con gli attori”. La signora Ngom spiega: “Andremo presso lo Stato per vedere come lavorare con attori seri che siano in grado di realizzare questo progetto di 100mila unità abitative, per offrire ai senegalesi possibilità di accesso ad alloggi dignitosi alla loro portata, sia mediante locazione o acquisto a riscatto”. A suo avviso ciò consentirà di aggirare le numerose difficoltà che circondano il settore immobiliare. “Prima di tutto c’è il potere d’acquisto.

Solo il 40% dei senegalesi può permettersi una casa per 10 milioni. Dal lato dei costruttori, invece, 10 milioni non bastano per produrre alloggi sociali. Ci sono vincoli come il terreno, il costo delle attrezzature, la politica di esenzione fiscale sui materiali. Ci sono molti argomenti che potremmo esaminare per ridurre questo costo attraverso metodi di sovvenzione. Si riscontrano anche delle lentezze», suggerisce il presidente del Cisen. Secondo lei, il progetto da 100mila alloggi è una buona idea, perché può aiutare i cittadini senegalesi e la diaspora ad avere alloggi dignitosi.

E ad un prezzo ragionevole. “Gli attori devono confrontarsi insieme per dialogare in vista della realizzazione di questo progetto che potrebbe aiutare anche chi opera nel settore informale (85%), aggiunge. È in questo senso che abbiamo discusso con attori del settore privato e pubblico per permetterci di andare avanti nella riflessione e mettere in atto un piano d’azione per risolvere i problemi che incontriamo. Il Cisen promette di organizzare una restituzione di quest’opera con raccomandazioni da sottoporre alle parti interessate.

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