La rabbia di Brigitte Bardot dopo un’ordinanza che autorizzava l’uccisione di cani randagi

La rabbia di Brigitte Bardot dopo un’ordinanza che autorizzava l’uccisione di cani randagi
La rabbia di Brigitte Bardot dopo un’ordinanza che autorizzava l’uccisione di cani randagi
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La rabbia ha spinto a tirare fuori la penna Brigitte Bardot, che venerdì ha scritto una lettera al ministro degli Interni Gérald Darmanin dopo che il prefetto dell’Aveyron ha emesso un’ordinanza che autorizzava l’uccisione di cani randagi sospettati di aver attaccato greggi di pecore.

Attraverso la sua fondazione, Brigitte Bardot ha chiesto al ministro “di non lasciare che i prefetti facciano i cowboys”, denunciando “iniziative criminali”. “Mi vergogno e sono profondamente scandalizzata dal decreto del prefetto dell’Aveyron che autorizza l’uccisione di cani randagi”, spiega in una lettera pubblicata online e riprodotta in poche righe su TF1 Info . Il famoso animalista prosegue assicurando che “bisogna proteggere le mandrie, ma tirare fuori la pistola per sparare ai cani o ai lupi non risolve nulla, è un riflesso imbecille e inutile. » Brigitte Bardot ricorda che la sua fondazione “agisce in molti paesi per fermare queste uccisioni di cani (…) ma è in Francia che si concentrano tutte le barbarie, dalle corride alla caccia con i segugi, compresa l’alimentazione forzata” .

Brigitte Bardot interviene così come altre organizzazioni animaliste, come One Voice o l’associazione Stéphane Lamart, che hanno criticato il metodo e attaccato il decreto davanti ai tribunali amministrativi. One Voice ritiene che la mancanza di monitoraggio degli allevamenti sia il principale fattore di rischio e ritiene sproporzionata la risposta dello Stato: “Uccidi, uccidi e uccidi ancora!” E quando non si prendono di mira i lupi, è il turno dei cani. » Oltre a quella dei cani randagi contemplati dal decreto, l’OFB ha accertato nell’Aveyron anche una presenza regolare di lupi, provenienti dal massiccio alpino.

Ricordiamo che la prefettura dell’Aveyron che autorizza temporaneamente la macellazione dei cani “Saarloos”, una razza vicina al lupo, per proteggere gli allevamenti, avviene dopo 11 attacchi di greggi registrati dall’inizio dell’anno, in particolare a Larzac. Questi cani sono stati avvistati dall’Ufficio francese per la biodiversità (OFB) “pelare nel territorio degli attacchi. Le caratteristiche fisiche di questo cane sono molto vicine a quelle di un lupo, con il quale può essere facilmente confuso”, precisa la prefettura in un comunicato. “Nella loro rigorosa missione di protezione delle mandrie”, sottolinea la prefettura, il decreto “autorizza l’uccisione di qualsiasi cane in stato di vagabondaggio e identificato come aver causato danni alle mandrie o che possa causarlo”.

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