SERA A Chamborigaud, si aprono le barriere sul ponte provvisorio

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Il collegamento tra i comuni di Chamborigaud e Génolhac è stato ristabilito. Dopo la validazione delle prove di sicurezza sul guado effettuate ieri, il ponte provvisorio è stato aperto al traffico questo venerdì pomeriggio. Questo restauro avviene solo un mese dopo l’inizio dei lavori.

Un sollievo per i residenti. Esattamente un mese dopo l’inizio dei lavori accelerati dal Consiglio dipartimentale del Gard in seguito al crollo del ponte di Châtaigniers il 18 marzo, il ponte temporaneo è stato ufficialmente aperto al pubblico questo venerdì 3 maggio alle 14,34 precise, sotto l’attenta sguardi di Françoise Laurent-Perrigot, presidente del Consiglio dipartimentale del Gard e del suo vicepresidente pienamente investito, Patrick Malavieille, insieme a Émile Soumbo, sottoprefetto di Alès, Christophe Rivenq, presidente dell’Agglo d’Alès e i sindaci di Génholac e Chamborigaud.

Durante la circolazione erano presenti molti funzionari eletti. • Foto Louis Valat

C’era sia un’eccitazione palpabile, ma anche un’impazienza contenuta. Françoise Laurent-Perrigot, aprendo la barriera in cima alla pista provvisoria, ha preferito moderare, sostenendo che si trattava più di un’apertura che di un’inaugurazione in senso stretto. “Sono felice dell’accesso temporaneo a questo ponte e mi congratulo con tutte le persone coinvolte, ma preferisco evitare il termine inaugurazione. Si tratta di un’apertura, per la sua natura effimera, “il nostro obiettivo a lungo termine rimane la ricostruzione il ponte Châtaigniers.”, ha sottolineato. Nel suo intervento ha ricordato anche il calendario dei prossimi lavori del ponte di Châtaigniers, previsti per metà luglio 2024, in vista di un’inaugurazione, questa volta, e “di una grande festa” come ha chiarito l’ex senatore, nell’autunno del 2025, come annunciato qualche settimana fa in poi Obiettivo Gard.

Il culmine di un mese di intensa costruzione

È innegabile che i dipendenti dell’azienda Jouvert abbiano svolto un lavoro notevole. Questo venerdì 3 maggio, molte persone, funzionari eletti e curiosi, sono rimasti sorpresi dalla rapidità con cui è stata messa in circolazione questa pista temporanea, appena un mese dopo il decreto del prefetto Jérôme Bonet che autorizzava l’inizio del cantiere. Patrick Malavieille, vicepresidente del consiglio dipartimentale del Gard, ha espresso questo pomeriggio la sua ammirazione per l’impegno delle squadre in questo progetto: “Hanno lavorato instancabilmente, con una dedizione eccezionale. Il risultato è semplicemente straordinario, costruire un ponte sul letto del fiume in così poco tempo è davvero straordinario!”

Per la cronaca, il Consiglio dipartimentale del Gard si è fatto carico dell’intero costo dei lavori del ponte provvisorio, stimato in 976.000 euro, mentre la ricostruzione del ponte Châtaigniers ammontava a 5 milioni di euro (clicca qui per saperne di più).

La traccia provvisoria sul Luech. • Foto Louis Valat

I sindaci respirano finalmente con il ritorno del loro prezioso legame diretto

“La messa in servizio di questo ponte temporaneo e il ripristino della viabilità suscita in noi forti emozioni”hanno condiviso questo pomeriggio durante l’inaugurazione del ponte temporaneo, Émile Corbier e Guy Cheron, rispettivi sindaci di Chamborigaud e Génolhac. “A Génolhac stavamo vivendo una seconda epidemia di Covid, eravamo tagliati fuori dal mondo”. A differenza di Chamborigaud, il comune di Géholhac si è trovato improvvisamente tagliato fuori dal bacino dell’Alésien in seguito al crollo del ponte di Châtaigniers il 18 marzo. È stato quindi necessario, in tutti i casi, compiere una deviazione significativa per accedere all’abitato di Alès e ai suoi dintorni.

Tuttavia, il dolore è stato condiviso anche dal lato di Chamborigaud, dove gli abitanti si sono resi conto chiaramente, in seguito al crollo dell’edificio, dell’importanza di quest’ultimo e della frequenza dei loro viaggi verso Génolhac: “A Chamborigaud, dopo un mese di attesa, abbiamo finalmente ritrovato la nostra solita routine. Credo che non fossimo consapevoli della frequenza dei nostri viaggi di ritorno a Génolhac, eppure…” spiega il suo sindaco, Emile Corbier. C’è anche un sollievo tangibile tra i commercianti, come Chez Riflette, ristorante della città dove dicono i gestori, questo venerdì 3 maggio “bello rivedere la gente” in seguito all’apertura del ponte provvisorio.

Da sinistra a destra: Guy Cheron ed Emile Corbier, rispettivi sindaci di Génolhac e Chamborigaud. • Foto Louis Valat

Sebbene tra i due comuni permanga una certa “amichevole rivalità”, come raccontano con umorismo i due sindaci, è oggi evidente che sono interdipendenti: “Il giorno in cui è crollato il ponte, ho pensato che fosse una bufala, ma quando sono andato sul posto, ho incontrato il mio collega di Chamborigaud e ho subito capito che non potevo comunicare con lui, usando solo i gesti, come gli indiani”spiega Guy Cheron, evocando anche il suo stupore il giorno della tragedia e il suo timore di dover investire nuovamente per un progetto di ricostruzione. “Ho chiamato immediatamente Émile (Corbier, ndr). Quest’ultimo mi ha spiegato che sarebbe stato il Dipartimento a farsi carico dei lavori, mi sono sentito rassicurato.” scherza.

Traffico alternato

Questo pomeriggio le prime auto aspettavano dietro il semaforo alternato. • Foto Louis Valat

Nel nostro precedente articolo (leggi cliccando qui), abbiamo annunciato il ripristino del collegamento tra Génolhac e Chamborigaud attraverso RD 906, anche se le restrizioni persistono. E per una buona ragione. Questo ponte temporaneo, ora installato, composto da nove telai di tre metri per tre e che autorizza il passaggio di veicoli leggeri e pesanti sul Luech, funziona in regime di traffico alternato. Sebbene questa misura possa causare interruzioni temporanee, è importante notare, ancora una volta, che si tratta solo di temporanei.

Informazioni aggiuntive

Lo ha annunciato Françoise Laurent-Perrigot. Venerdì 3 maggio è stata lanciata ufficialmente la consultazione sulla ricostruzione del primo ponte. Secondo le prime informazioni si tratterà di una struttura mista tra metallo e cemento.

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