Media in Svizzera: Albert Rösti si dice preoccupato per la stampa

Media in Svizzera: Albert Rösti si dice preoccupato per la stampa
Media in Svizzera: Albert Rösti si dice preoccupato per la stampa
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“I soldi della Confederazione non basteranno a salvare la stampa”

Mercoledì a Losanna, in occasione della quinta edizione del Forum dei media francofoni, il consigliere federale Albert Rösti si è detto preoccupato per il futuro del giornalismo.

Inserito oggi alle 17:44

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Mercoledì il consigliere federale Albert Rösti ha espresso preoccupazione per i tagli ai media, soprattutto nella Svizzera romanda. Sono necessarie buone condizioni quadro e aiuti indiretti, «ma non possiamo salvare la stampa privata solo con i soldi della Confederazione», ha sottolineato.

“Negli ultimi 15 anni, la diffusione dei giornali svizzeri si è dimezzata”, ha ricordato il ministro delle Comunicazioni durante la quinta edizione del Media Forum francofono (FMR), a Losanna.

“Dobbiamo fare tutto il possibile affinché il giornalismo non diventi una specie in pericolo, altrimenti la democrazia sarà in pericolo”, ha affermato il ministro. Il governo si impegna a garantire buone condizioni quadro, ad esempio la regolamentazione dei giganti di Internet o dell’intelligenza artificiale (AI).

Aiuto indiretto non contestato

Albert Rösti si è detto consapevole che l’entità dei risparmi nei media supera di gran lunga quella degli aiuti alla stampa della Confederazione. Sono soprattutto i media privati ​​che dovranno adottare la maggior parte delle misure per garantire il proprio futuro, ad esempio nel campo della transizione digitale, ha avvertito il consigliere federale.

Nonostante i 3 miliardi di franchi di risparmio necessari alla Confederazione, il Consiglio federale ha rinunciato a tracciare un aiuto indiretto alla stampa, sostiene Albert Rösti. Tuttavia, tale taglio è stato proposto da un gruppo di esperti. Il governo si è accontentato di proporre di ridurre questi aiuti di 5 milioni, da 30 a 25 milioni.

Tuttavia, durante la sessione autunnale delle Camere federali, il Consiglio nazionale ha deciso di aumentare questi importi versati alla Posta, il che permette di abbassare la fattura per la distribuzione dei giornali. “Nessuno vuole mettere in discussione questi aiuti”, ha osservato Albert Rösti.

Educazione ai media: nuova iniziativa

Nel corso di questa 5a edizione della FMR è stata presentata una nuova iniziativa nel campo della media education. È sostenuto dalla Conferenza intercantonale dell’istruzione pubblica e della cultura della Svizzera romanda e del Ticino (CIIP), dalla SSR (RTS e RSI), dagli editori francofoni Médias Suisses, dalle radio regionali francofone e dalle TV francofone. regioni parlanti.

L’idea è quella di creare una fondazione incaricata di promuovere l’educazione ai media nelle scuole della Svizzera romanda, attraverso laboratori organizzati in collaborazione con i media locali. “Non si tratta di una misura per aiutare la stampa, ma di uno strumento di comprensione che permette ai media di assumersi la loro responsabilità sociale”, ha sottolineato il direttore di Radio Chablais, Florian Jeanneret.

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