Tariq Ramadan sarà processato in Francia per aver violentato tre donne

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Dopo essersi fatto un nome in tutta Europa quest’estate in Germania, Dan Ndoye ha scelto di restare al Bologna. In Italia, come con la squadra svizzera, vuole confermare il suo nuovo status.

“In questa stagione ci si aspetta che io faccia la differenza, che faccia gol. Anche per questo sono rimasto al Bologna, perché è un ruolo che mi si addice”, dice Dan Ndoye. Il 23enne vodese non voleva lasciare l’Emilia-Romagna, mentre alcune voci lo mandavano all’Inter dopo il successo europeo.

“Sono rimasto perché sentivo che fare un’altra stagione era la scelta giusta per la mia carriera. Avevo ancora delle cose da fare a Bologna e poter giocare in Champions League era una grande opportunità”, spiega.

Inizio di stagione deludente

Con Remo Freuler e Michel Aebischer, Ndoye ha dovuto però adattarsi a un nuovo allenatore, Thiago Motta avendo ceduto alle sirene della Juventus Torino. Al suo posto è arrivato l’ex allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano.

“È una nuova filosofia, un nuovo allenatore con nuove idee. Ci vuole un po’ di tempo per assimilare tutto, soprattutto perché molti giocatori in rosa hanno avuto una preparazione ridotta a causa dell’Euro”, ricorda Dan Ndoye. Di conseguenza, dopo un anno finanziario 2023/24 terminato al 5° posto, il Bologna ha avuto un inizio di stagione deludente (una sola vittoria in Serie A) e ha faticato a segnare gol (7 gol in 9 partite).

Spetta quindi in parte a Dan Ndoye fissare gli obiettivi, ma il vodese non è noto per essere un “marcatore seriale”. La scorsa stagione ha segnato solo una volta in campionato.

“Questa è l’area in cui il mio gioco deve migliorare maggiormente. Ci sto lavorando da diversi anni”, ammette. “Potrei aver bisogno di un fattore scatenante per una stagione, e poi tutto si realizzerà. So che il lavoro darà i suoi frutti. Non so quando, ma so che accadrà”.

Lasciati ispirare da Shaqiri

La squadra svizzera ha bisogno anche di un Ndoye efficace sotto porta. Con il ritiro dalla Nazionale di Xherdan Shaqiri, hanno perso un giocatore capace di fare la differenza in ogni momento. “Posso trarre ispirazione dalla sua perseveranza. Dare il massimo durante una partita per poter cambiare il corso in qualsiasi momento. Shaq aveva questa capacità”, ammira Dan Ndoye.

Ma anche l’ex LS non vuole perdere la sua versatilità. Inizialmente schierato come attaccante nella fase a gironi degli Europei, ha dato una mano anche come pistone destro dopo la squalifica di Silvan Widmer. “Il mio ruolo preferito resta quello di esterno, ma l’allenatore sa che posso giocare in più ruoli”, dice Dan Ndoye.

Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonte: ats

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