La diocesi di Sion attua il suo piano d’azione per la gestione degli abusi sessuali – rts.ch

La diocesi di Sion attua il suo piano d’azione per la gestione degli abusi sessuali – rts.ch
La diocesi di Sion attua il suo piano d’azione per la gestione degli abusi sessuali – rts.ch
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Annunciate a giugno, le misure dettagliate martedì in un comunicato stampa mirano a mettere la vittima al centro di qualsiasi approccio. Il piano d’azione della diocesi di Sion mira a professionalizzare il suo sistema di ascolto, migliorarne l’archiviazione e la prevenzione nonché la collaborazione con le associazioni di difesa delle vittime.

Concretamente, gli autori degli abusi nella parte francofona della diocesi verranno formati sull’argomento presso l’Istituto Cattolico di Parigi mentre agli agenti pastorali verrà presentato un codice di buona condotta volto a prevenire qualsiasi meccanismo di controllo.

Un nuovo volantino, intitolato “Osiamo parlarne!”, illustra i quattro luoghi principali che possono “ascoltare, sostenere o guidare” le vittime di abusi sessuali nella Chiesa. Il documento è distribuito nelle parrocchie, precisa la diocesi.

Benvenuto “intimidatorio”.

Queste misure scaturiscono dalla pubblicazione e presentazione nel mese di giugno dei risultati dell’audit esterno affidato alla società Vicario Consulting sulla gestione degli abusi sessuali nella diocesi di Sion. Il rapporto sottolinea l’accoglienza “intimidatoria, confusa e poco solidale” riservata all’istituzione cattolica nell’audizione delle vittime, nonché “l’inerzia istituzionale nel trattamento dei fascicoli e l’assenza di proattività nel follow-up”.

In risposta, la diocesi di Sion ha promesso di mettere in atto un piano d’azione. “Vogliamo mettere la vittima al centro di ogni approccio, perché è a loro che dobbiamo pensare innanzitutto”, ha indicato il Vicario Generale Pierre-Yves Maillard.

Verso uno studio storico in Fully

Questa verifica ha raccolto anche “diverse testimonianze concomitanti inquietanti” che suggeriscono che all’interno della parrocchia di Fully, tra il 1929 e il 1983, sotto l’egida di un sacerdote, “potrebbero essere stati perpetrati problemi di abusi sessuali”.

Martedì la diocesi di Sion ha precisato che proseguono i contatti anche con la cattedra di Storia della Chiesa dell’Università di Friburgo per l’avvio di uno studio storico su questa situazione.

ats/lia

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