Continua e non finisce il litigio tra Macky, la sua signora e un attivista di Pastef – Perché Aïcha Camara nutre rancore contro l’ex Presidente della Repubblica

Continua e non finisce il litigio tra Macky, la sua signora e un attivista di Pastef – Perché Aïcha Camara nutre rancore contro l’ex Presidente della Repubblica
Continua e non finisce il litigio tra Macky, la sua signora e un attivista di Pastef – Perché Aïcha Camara nutre rancore contro l’ex Presidente della Repubblica
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Cosa è successo veramente? Ci ritorna “che si tratta di una signora, patriota, che ama ardentemente la sua patria e lo dimostra con le sue azioni, di nome Aicha Camara, rufisquoise, residente in Francia, sorella maggiore di Abdoulaye Kamara candidato alla candidatura alla legislativa elezioni per conto di Pastef Rufisque Ouest La signora ha interrogato Macky Sall su un volo per il Marocco in partenza per la Francia, sulla sua catastrofica gestione, sul numero dei morti, sul numero degli esuli tra cui il fratello e sul caso di migliaia di detenuti politici I ripeti le sue parole “Coono bi nga ñu tek yal nañu yalla até ak yaw(…)”

Marième Faye Sall, presente al momento dei fatti, ha attaccato verbalmente Aïcha Camara, ne sono seguiti scambi di commenti taglienti. La signora gli ha ricordato che il karma esiste e che il suo regime ha usato una violenza incredibile contro i manifestanti, in particolare da parte di PASTEF che non lo voleva più.”

La signora, la cui famiglia è tra le vittime del precedente regime (vedi il documento tra le altre immagini pubblicate), non si offende. Suo fratello è stato vittima di abusi fisici (n.d.r.: per decenza non possiamo pubblicare le immagini estremamente sensibili di suo fratello in nostro possesso).
Insomma, ce l’ha con Macky Sall come i famosi 300 detenuti, sostenitori incondizionati di Ousmane Sonko, arrestati durante le manifestazioni di protesta contro il potere risalenti a marzo 2021 fino a quelle di inizio febbraio 2023, finalmente rilasciati, soprattutto a Dakar.

Secondo le ultime notizie, Aïcha Camara, nelle mani della polizia marocchina da 48 ore, a seguito di una denuncia di Macky Sall, sarà ascoltata questo lunedì dalla procura di primo grado di Casablanca.

Dakarposte, che segue l’evoluzione di questa vicenda come benzina sul fuoco, promette di tornarci!

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#Senegal

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