Ospedale universitario della Martinica: gli agenti licenziati per “inosservanza dell’obbligo di vaccinazione” sperano ancora nella loro reintegrazione

Ospedale universitario della Martinica: gli agenti licenziati per “inosservanza dell’obbligo di vaccinazione” sperano ancora nella loro reintegrazione
Ospedale universitario della Martinica: gli agenti licenziati per “inosservanza dell’obbligo di vaccinazione” sperano ancora nella loro reintegrazione
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Il tribunale amministrativo di Schoelcher ha esaminato lunedì 29 aprile il ricorso presentato da 6 ex agenti dell’ospedale universitario Pierre Zobda Quitman, affiliato al sindacato sanitario UGTM. Radiati in piena crisi Covid per “inosservanza dell’obbligo vaccinale”, hanno adito le vie legali con giudizio sommario per chiederne la reintegrazione, dopo aver esercitato il diritto di recesso. È prevista una nuova udienza per la discussione del merito.

I 6 operatori sanitari licenziati si sono presentati con il loro comitato di sostegno al tribunale amministrativo di Schoelcher questo lunedì 29 aprile 2024, per cercare di essere reintegrati dal CHUM (Centro ospedaliero universitario della Martinica).

L’establishment li ha respinti “inosservanza dell’obbligo vaccinale”, mentre ancora esercitavano il diritto di recesso nel maggio 2023, nonostante la sospensione dell’obbligo.

Secondo il loro avvocato sì “irregolarità” nel fascicolo, Maître Sylvette Romer che chiede alla corte di reintegrare i suoi clienti nelle loro rispettive funzioni.

Quando ci sono agenti che hanno una controindicazione, agenti che sono stressati per andare al lavoro, agenti che hanno ricevuto gas lacrimogeni in faccia, è stato impedito loro di occupare il loro posto dai gendarmi distaccati all’interno del CHU. Vi prego di comprendere che non si tratta di conflitti o problemi sindacali e spero che il tribunale abbia ascoltato questi dipendenti e permetta loro di tornare al lavoro e soprattutto di ricevere la loro retribuzione.

Maître Sylvette Romer, intervistata da Frank Edmond-Mariette e François Marlin

Diversa la lettura per il collega dello studio Berté che difende il CHU, ma quest’ultimo non ha voluto parlare con la stampa presente al termine dell’udienza.

La direzione dello stabilimento ospedaliero ritiene infatti che vi sia stato abbandono dell’incarico, ritenendo che non vi sia stato “pericolo grave ed imminente”. Di conseguenza, secondo il CHUM, il ritiro non era giustificato.

È prevista una nuova udienza per la discussione del merito.


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