– Mancy, cronaca di un disastro previsto
La prevenzione dell’ex direttore dell’istituto svela il rovescio della caotica apertura della casa per giovani autistici.
Pubblicato oggi alle 6:29
Dal 2022, la giustizia indaga sulla casa di Mancy. I fatti denunciati sono numerosi: dall’ubriachezza di una residente a Temesta alla sua fuga a bordo di uno scooter che la portò fino all’imbocco dell’autostrada in una domenica estiva del 2021…
Non meno gravi appaiono le altre critiche degli inquirenti: trattamenti discutibili, in termini di alimentazione e confinamento, che sarebbero stati inflitti ad altre persone autistiche.
Di chi è la colpa? Al direttore di allora ora posto sulla prevenzione? Ai suoi successori? Al personale? Salire la gerarchia fino al vertice del dipartimento? Forse lo diranno le indagini.
Il disconoscimento dello Stato
Ma il compito del pubblico ministero è arduo. A marzo abbiamo rivelato che lo Stato aveva fatto la mano pesante licenziando il direttore dell’Ufficio medico-pedagogico. La sentenza della Camera amministrativa suona come una sconfessione per il governo.
Le responsabilità penali sono da ricercare altrove nella scala gerarchica e politica? L’unica certezza, alla luce delle indagini: l’abitazione è stata aperta in condizioni problematiche, per mancanza di risorse e di anticipazione, secondo i testimoni.
Questo malessere, fatto di burn-out, interruzioni del lavoro e rivalità all’interno della casa, si è manifestato poco dopo l’apertura della casa. Il Covid non è servito a nulla.
Tutto questo forse non si tradurrà in penale, ma già si intravede la cronaca di uno spreco annunciato.
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